martedì 11 agosto 2020

MASCHERINA E MOSCHETTO …BAMBINO PERFETTO


L’IDEOLOGIA IGIENISTA E L'EDUCAZIONE DEI BAMBINI
Nei verbali del Comitato tecnico scientifico ci sono due pagine all'apparenza innocue che invece danno la misura di quella che potremmo definire come l'ideologia dell'igienista. (Verbale n.39 del 30 marzo)

Riguardano la "regolazione" della vita dei bambini durante il lockdown. Prima pagina:


Siamo dunque alla elaborazione del "modello della giornata", una sorta di laboratorio sociale, un esperimento, l'umanità ridotta alla "programmazione", uno schema in stile Balilla 4.0 in modo da non lasciare troppi spazi liberi alle menti provate dal lockdown.


Sveglia (l’orario non è indicato, si presume libera, fatto salvo il punto 1 che invita a rispettare gli orari pre-coronavirus)
Bagno (qui, fortunatamente, subentra il rispetto della privacy personale)
Colazione, compreso sparecchiare, mettere in ordine, lavare denti (chiaro l’intento di evitare forme di lassismo, manca però l’indicazione di lavare le mani)
Attività domestiche (non è chiarissimo quali, visto che riordinare, lavarsi, studiare, sono codificate altrove.  Litigare con i fratelli? E stirare a quale sub-categoria appartiene?)
Attività “scolastiche” (curiosamente sono indicate tra virgolette, forse anche al comitato è sorto il dubbio che non fossero di semplicissima esecuzione)
Contatto telefonico e/o video con amici, parenti, nonni, zii, cugini (spettro più ampio dei congiunti, resta il dubbio per gli affini, i semplici conoscenti e gli ex fidanzati con cui magari si intendono riallacciare rapporti sempre nel rispetto del distanziamento sociale)
Pranzo, cena e merenda, compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavare i denti (alzi la mano chi normalmente riesce a fare lavare i denti ai figli, anche non adolescenti, dopo la merenda)
Uscita di casa, dal cortile alla spesa (e qui torna in mente "Fuga da Alcatraz")
Attività ludico/ricreativa o hobby (con le ultime forze, giocare tutti a nascondino per trascorrere del tempo di qualità come da manuali di psicologia)
Igiene personale (fortunatamente senza scendere nei dettagli)
A letto con lettura o favola (mancando nel comitato un soggetto esperto di letteratura, non sappiamo se le favole con il brivido dei fratelli Grimm sono politicamente ammesse, nel caso vi fossero obiezioni, procedere con la lettura di Biancaneve e i sette nani).

La seconda pagina, uno spettacolo, sezione "Raccomandazioni per i bambini":

Procediamo con "l'organizzazione della giornata" con un "preciso schema" con gli orari "pre-coronavirus" della pagina precendente, poi evitare di tenere accesa la televisione,che trasmette immagini dove i virologi continuano a imperversare ; usare la terrazza 1 ora al giorno è cosa buona e giusta, con il distanziamento sociale , ancora le "attività domestiche" (un chiodo fisso) e vai con una botta di vita nella fase di "farsi accompagnare a fare la spesa", ancora una corretta e asettica dimensione dell'igiene personale e attenzione, "cambiare l'aria almeno due volte al giorno" con il complemento finale "dell'attività motoria in casa" e "a finestra aperta". 
La scuola ideale del virologo

Il mondo dei virologi e dei pedagoghi delle masse è questo, la vita è rigorosamente da un'altra parte, dove c'era una volta la libertà.

CHE COSA E' TUTTO QUESTO?
La conseguenza dello "stato d'eccezione" (quello in cui siamo ancora immersi) che conduce a quello che il filosofo Giorgio Agamben ha riassunto in maniera magistrale nel suo libro "A che punto siamo? L'epidemia come politica".

Leggiamone un passo illuminante:
Possiamo chiamare «biosicurezza» il dispositivo di governo che risulta dalla congiunzione fra la nuova religione della salute e il potere statale col suo stato di eccezione. Esso è probabilmente il più efficace fra quanto la storia dell’Occidente abbia finora conosciuto. L’esperienza ha mostrato infatti che una volta che in questione sia una minaccia alla salute gli uomini sembrano disposti ad accettare limitazioni della libertà che non si erano mai sognati di poter tollerare, né durante le due guerre mondiali né sotto le dittature totalitarie. Lo stato di eccezione, che è stato prolungato fino al 31 gennaio 2021, sarà ricordato come la più lunga sospensione della legalità nella storia del Paese, attuata senza che né i cittadini né, soprattutto, le istituzioni deputate abbiano avuto nulla da obiettare. Dopo l’esempio cinese, proprio l’Italia è stata per l’Occidente il laboratorio in cui la nuova tecnica di governo è stata sperimentata nella sua forma più estrema. Ed è probabile che quando gli storici futuri avranno chiarito che cosa era veramente in gioco nella pandemia, questo periodo apparirà come uno dei momenti più vergognosi della storia italiana e coloro che lo hanno guidato e governato come degli irresponsabili privi di ogni scrupolo etico.

Nient'altro da aggiungere, i documenti che abbiamo potuto leggere sono una testimonianza clamorosa della dissoluzione della contemporaneità.




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