L’IDEOLOGIA IGIENISTA E L'EDUCAZIONE DEI BAMBINI
Nei verbali del Comitato tecnico scientifico ci sono
due pagine all'apparenza innocue che invece danno la misura di quella che
potremmo definire come l'ideologia dell'igienista. (Verbale n.39
del 30 marzo)
Riguardano la "regolazione" della vita dei
bambini durante il lockdown. Prima pagina:
Siamo dunque alla elaborazione del "modello della
giornata", una sorta di laboratorio sociale, un esperimento, l'umanità
ridotta alla "programmazione", uno schema in stile Balilla 4.0 in modo da non
lasciare troppi spazi liberi alle menti provate dal lockdown.
Sveglia
(l’orario non è indicato, si presume libera, fatto salvo il punto 1 che invita
a rispettare gli orari pre-coronavirus)
Bagno
(qui, fortunatamente, subentra il rispetto della privacy personale)
Colazione, compreso
sparecchiare, mettere in ordine, lavare denti (chiaro l’intento di evitare
forme di lassismo, manca però l’indicazione di lavare le mani)
Attività
domestiche (non è chiarissimo quali, visto che riordinare,
lavarsi, studiare, sono codificate altrove. Litigare con i fratelli? E
stirare a quale sub-categoria appartiene?)
Attività
“scolastiche” (curiosamente sono indicate tra virgolette, forse
anche al comitato è sorto il dubbio che non fossero di semplicissima
esecuzione)
Contatto
telefonico e/o video con amici, parenti, nonni, zii, cugini
(spettro più ampio dei congiunti, resta il dubbio per gli affini, i semplici
conoscenti e gli ex fidanzati con cui magari si intendono riallacciare rapporti
sempre nel rispetto del distanziamento sociale)
Pranzo,
cena e merenda, compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavare i
denti (alzi la mano chi normalmente riesce a fare lavare i denti ai figli,
anche non adolescenti, dopo la merenda)
Uscita
di casa, dal cortile alla spesa (e qui torna in mente "Fuga da
Alcatraz")
Attività
ludico/ricreativa o hobby (con le ultime forze, giocare tutti a
nascondino per trascorrere del tempo di qualità come da manuali di psicologia)
Igiene
personale (fortunatamente senza scendere nei dettagli)
A
letto con lettura o favola (mancando nel comitato un soggetto
esperto di letteratura, non sappiamo se le favole con il brivido dei fratelli
Grimm sono politicamente ammesse, nel caso vi fossero obiezioni, procedere con
la lettura di Biancaneve e i sette nani).
La seconda pagina, uno spettacolo, sezione "Raccomandazioni per i
bambini":
Procediamo con "l'organizzazione della giornata" con un
"preciso schema" con gli orari "pre-coronavirus" della
pagina precendente, poi evitare di tenere accesa la televisione,che trasmette
immagini dove i virologi continuano a imperversare ; usare la terrazza 1 ora al
giorno è cosa buona e giusta, con il distanziamento sociale , ancora le
"attività domestiche" (un chiodo fisso) e vai con una botta di vita
nella fase di "farsi accompagnare a fare la spesa", ancora una
corretta e asettica dimensione dell'igiene personale e attenzione,
"cambiare l'aria almeno due volte al giorno" con il complemento
finale "dell'attività motoria in casa" e "a finestra
aperta".
La scuola ideale del virologo |
Il mondo dei virologi e dei pedagoghi delle masse è questo, la
vita è rigorosamente da un'altra parte, dove c'era una volta la libertà.
CHE COSA E' TUTTO QUESTO?
La conseguenza dello "stato
d'eccezione" (quello in cui siamo ancora immersi) che conduce a quello che
il filosofo Giorgio Agamben ha riassunto
in maniera magistrale nel suo libro "A che punto siamo? L'epidemia come politica".
Leggiamone un passo illuminante:
Possiamo chiamare «biosicurezza» il
dispositivo di governo che risulta dalla congiunzione fra la nuova religione
della salute e il potere statale col suo stato di eccezione. Esso è
probabilmente il più efficace fra quanto la storia dell’Occidente abbia finora
conosciuto. L’esperienza ha mostrato infatti che una volta che in questione sia
una minaccia alla salute gli uomini sembrano disposti ad accettare limitazioni
della libertà che non si erano mai sognati di poter tollerare, né durante le
due guerre mondiali né sotto le dittature totalitarie. Lo stato di eccezione,
che è stato prolungato fino al 31 gennaio 2021, sarà ricordato come la più
lunga sospensione della legalità nella storia del Paese, attuata senza che né i
cittadini né, soprattutto, le istituzioni deputate abbiano avuto nulla da obiettare.
Dopo l’esempio cinese, proprio l’Italia è stata per l’Occidente il laboratorio
in cui la nuova tecnica di governo è stata sperimentata nella sua forma più
estrema. Ed è probabile che quando gli storici futuri avranno chiarito che cosa
era veramente in gioco nella pandemia, questo periodo apparirà come uno dei
momenti più vergognosi della storia italiana e coloro che lo hanno guidato e
governato come degli irresponsabili privi di ogni scrupolo etico.
Nient'altro da aggiungere, i documenti che
abbiamo potuto leggere sono una testimonianza clamorosa della dissoluzione
della contemporaneità.
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