IL POPOLO HA VOTATO NO AI PAZZI INGEGNERI
SOCIALI CHE VOLEVANO CANCELLARE LE MADRI DALLA COSTITUZIONE. Il flop dei referendum irlandesi, promossi dalle élites e bocciati dal popolo E così i tempi
cambiano. E in Irlanda, forse, sono cambiati più velocemente che in qualsiasi
altro posto dell’Europa occidentale. Ogni nazione è costruita attorno a una storia e a un mito fondativo. Il mito fondativo della Repubblica irlandese era quello di una nazione celto-cattolica che si liberava dalle catene dell’impero britannico e costruiva un paese per il proprio popolo attorno ai propri valori. Ora, con la globalizzazione anzi il globalismo, ne è emersa una nuova, un nuovo mito. La Nuova Irlanda è progressista. È individualista. È tollerante. È irreligiosa. È digitale. È woke. Ora ha persino un presidente che imputa il massacro di cristiani in Nigeria al clima. L'Irlanda l'8 marzo è andata alle urne per il
suo referendum sul cambiamento costituzionale. Questa volta l'obiettivo del
governo woke era quello di modificare la formulazione
dell'articolo 41, che è “volto a promuovere e tutelare l'istituto familiare”.
La domanda è: cos’è una madre? L’attuale costituzione recita: “Lo Stato riconosce che con la vita domestica la donna fornisce allo Stato un sostegno senza il quale il bene comune non può essere realizzato”. Patriarcale e sessista, il governo proponeva di sostituirla con una nuova versione: “Lo Stato
riconosce che la prestazione di assistenza reciproca dei membri di una
famiglia in ragione dei vincoli che esistono tra loro, fornisce alla società
un sostegno senza il quale il bene comune non può essere realizzato”. Molto meglio, no?
Niente più “donne” e “madri”. Evviva! La liberazione dall’oppressione è
compiuta! No, il popolo irlandese ha rigettato gli
ingegneri sociali e votato per tenersi la vecchia costituzione, riconoscendo
che le ombre erano ombre. “Il popolo irlandese si è espresso e ha dato una bastonata al governo e
ai partiti” scrive la senatrice Sharon Keogan. “Le donne non vogliono essere
ridotte a un linguaggio non di genere. Per quanto mi riguarda, non ho
considerato la cancellazione delle parole ‘donna o madre’ come qualcosa degno
di essere portato avanti”. Mary Harrington su Unherd spiega che si tratta di una
ossessione delle élite: come dovranno sentirsi tutte quelle madri che
coniugano vita domestica e lavorativa? The Critic fa notare che è davvero
surreale e ironico (davvero?) che a voler cancellare la maternità siano i
progressisti. Lo Sinn Fein voleva abrogare le madri dalla Costituzione, ma
è filo Hamas. (…) L’ho
chiesto a John Waters, l’intellettuale più libero e anticonformista
d’Irlanda. Perché questa
ossessione di cancellare la maternità? GIULIO
MEOTTI |
sabato 16 marzo 2024
IRLANDA: LA BATTAGLIA PER LA RAGIONE
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