martedì 1 agosto 2017

CHARLIE GARD E IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE

Nel Consiglio Comunale di Giovedì 27 a Cesena, i rappresentanti della città si sono interrogati su quello che stava accadendo al piccolo Charlie Gard.

Il confronto non era sulle tecniche o sulla genetica, ma sui poteri dello Stato e sulle sue sempre più violente ingerenze sul diritto alla vita, che in questo caso hanno impedito al babbo e alla mamma di Charlie di fare tutto quello che potevano per curare il loro bambino.

La vita di Charlie non è stata dunque inutile, perché ha saputo risvegliare le coscienze anche in una quieta città di provincia, dove ormai si discute, stancamente, solo di tasse comunali, di piazza della Libertà e di un nuovo ospedale proiettato in un futuro lontanissimo.

La mozione ha diviso il Consiglio Comunale esattamente a metà, nove favorevoli e nove contrari. La città ha avuto la possibilità di schierarsi a fianco del piccolo Charlie, per dire che mai più dovrebbero accadere simili situazioni. 

Purtroppo c’è riuscita solo per metà, ma, come ha scritto acutamente Leonardo Lugaresi nel suo blog, quella che doveva essere nelle intenzioni dei potenti di oggi una asettica procedura amministrativa –nel “best interest” di Charlie- e nella quale bastava seguire i “protocolli” (un po’ di carte e un po’ di firme), ha risvegliato anche a Cesena un movimento delle coscienze che ha osato giudicare quello che stava accadendo, e ha fatto in modo che tutto questo non avvenisse nel silenzio.

Rileggendo la mozione di Spinelli mi sono tornate alla mente le profetiche parole che G. K. Chesterton scriveva nel 1904 : “… Fuochi verranno attizzati per testimoniare che 2+2 fa 4. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d’estate. (…) S’avvicina il tempo in cui una vita normale richiederà di essere eroi soltanto per esistere, per restare fedeli ad una banale linea di vita, che i nostri antenati seguivano così naturalmente come respiravano.”


Oggi, per molti, questo tempo è già venuto.

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