venerdì 12 giugno 2020

SE AVVENIRE CONTRADDICE LA CEI



Francamente disgustoso il paginone che Avvenire dedica al Comunicato della Presidenza della CEI a proposito delle proposte di legge sulla omofobia in discussione al Parlamento italiano. Una nota di spalla, senza alcun rilievo, e un «lenzuolo» per il deputato Zan, promotore della legge.
Come se il parere autorevole della Presidenza della CEI fosse una opinione tra le altre, neppure meritevole di un serio approfondimento.
E non mi si dica che però l’articolo in basso conferma quanto detto dai Vescovi. non sono giornalista ma ne capisco qualcosa anche sul modo di dare le notizie.

Sembra oramai tanto tempo da quando il giornale dei Vescovi italiani pare dare più voce ai nemici della Chiesa che alla Chiesa stessa, sposando cause (ma soprattutto tacendo di altre) che smantellano tutto l’insegnamento cristiano, soprattutto morale e familiare.

Se Avvenire sceglie di fare scelta di campo tra le legittime voci cattoliche, dando spazio ad alcuni e tacendo di altri, beh, forse la autentica «cattolicità» si è persa per strada.
Per «vivere da cristiani in un mondo non cristiano» - parafrasando il titolo di un recente testo di Leonardo Lugaresi – bisogna testimoniare la verità, senza cedimenti né arroccamenti, con la chiarezza di giudizio che il magistero perenne della Chiesa ci ha tramandato.

 La faziosità di chi sceglie (pensiamo alla radice della parola «eresia») tra i cattolici, dando voce solo a chi esprime una parte e cancellando (o minimizzando) le legittime altre posizioni non mi sembra un autentico servizio ecclesiale.

C’è una sorta di fanatismo, intolleranza, settarismo anche se si usano i «guanti bianchi», illudendo con savoir faire di essere al servizio imparziale della verità e della Chiesa.

Il settarismo ammuffito lasciamolo ai nemici, quelli che, a Milano, possono scrivere, a margine della nota della CEI: «Oltre alla legge contro l'#omofobia sarebbero opportuni provvedimenti contro la #CEI, perfetta promotrice dell'omofobia stessa. Non saremo mai stanchi di denunciare la rappresentanza medievale di questa istituzione. Basta.» Davide Bassani, Consigliere di Municipio 2 Comune di #Milano.

Questo tempo drammatico chiede chiarezza e forza di testimonianza, non cedimenti e connivenze col male.
E il popolo cristiano, anche quello che ha letto e diffuso Avvenire nei tempi passati, aspetta di essere sostenuto, non umiliato.

DON GABRIELE MANGIAROTTI 
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 PER UNA MIGLIORE COMPRENSIONE OCCORRE LEGGERE ANCHE:
IL DOCUMENTO DELLA CEI

 
intervista al presentatore della Legge Alessandro Zan, PD


articolo di Moia criticato

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