Caro
don Julian,
il mio
cuore e il cuore di tanti miei amici è ferito dalle terribili notizie che ci
giungono dall'Iraq e da altri luoghi dell'oriente in merito alla persecuzione
dei nostri fratelli cristiani.
Ci sono
ormai tanti martiri che scuotono la nostra coscienza e la nostra debole fede.
A volte
mi sveglio di notte e penso alla loro sofferenza:sono cacciati dalla loro terra
e dalle loro case,derubati di tutto e continuamente minacciati di morte.
Cosa
possiamo fare?
Almeno
pregare incessantemente da soli e con altri amici.
A
Cesena per un anno abbiamo invitato a pregare per la nostra Nazione recitando
il Rosario il primo lunedì di ogni mese nella chiesa del Suffragio nel centro
della nostra città.
Ricominceremo
in settembre e l'intenzione sarà per i cristiani perseguitati. Penso che
sarebbe molto bello se il Movimento proponesse a tutte le comunità di
pregare col Rosario in un giorno fisso di ogni mese (il
primo lunedì o altro..) per i cristiani perseguitati.
Salirebbe
al cielo una preghiera potente e sarebbe un aiuto a non dimenticare.
Il
pensiero che a Mosul non viene più celebrata la Messa dopo 18 secoli veramente
mi sconvolge.
Un
grande abbraccio
Arturo
(*)
Arturo Alberti, medico pediatra,
è stato fondatore e presidente di AVSI per
più di 20 anni.
Ora dedica il suo impegno a Orizzonti (http://www.orizzonti.org/)
una ONLUS nata a Cesena alcuni anni fa e che sostiene diverse realtà in America
Latina e Africa
Nessun commento:
Posta un commento