BENIGNI, WHITMAN, LEOPARDI, GIUSSANI
COSA E' MANCATO A
"I DIECI COMANDAMENTI"
Walt Whitman
O me, oh vita!
Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !
Risposta
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
Benigni, che pure ha parlato con intensità di
amore, di domanda, di desiderio, di felicità, non ha saputo dare una risposta
adeguata alle sfide della realtà che dobbiamo affrontare
Giacomo Leopardi
Al conte Carlo Pepoli
Questo affannoso e travagliato sonno
Che noi vita nomiam, come sopporti,
Pepoli mio? di che speranze il core
Vai sostentando?(…)
Che noi vita nomiam, come sopporti,
Pepoli mio? di che speranze il core
Vai sostentando?(…)
Don
Giussani
«Il grande problema del mondo di oggi non è più una teorizzazione interrogativa, ma una domanda esistenziale.
«Il grande problema del mondo di oggi non è più una teorizzazione interrogativa, ma una domanda esistenziale.
Non:
“Chi ha ragione?”, ma:“Come si fa a vivere?”.Il mondo di oggi è riportato a
livello della miseria evangelica; al tempo di Gesù il problema era come fare a
vivere e non chi avesse ragione.
Questa
osservazione cambia anche l’assetto della nostra preoccupazione […] [perché]
ciò che caratterizza l’uomo oggi [è]
il
dubbio sull’esistenza, la paura dell’esistere, la fragilità del vivere,
l’inconsistenza di se stessi, il terrore dell’impossibilità; l’orrore della
sproporzione tra sé e l’ideale. Questo è il fondo della questione e da qui si
riparte per una cultura nuova, per una criticità nuova»,
(Giussani,
1991, in Tracce n.5/2014)
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