martedì 8 marzo 2016

PERCHE’ COLPISCONO LA CHIESA?


TEMPI, Marzo 7, 2016 Luigi Amicone
Perché colpiscono la Chiesa? Perché è il solo baluardo di una struttura di pensiero razionale e di un nesso con la realtà che non è magico né sentimentale

Mentre in materia economica e scientifica ci riempiono di dati accurati e tendenzialmente verificabili, il giornalismo applicato alle vicende umane sembra aver adottato come regola il fuoco d’artificio delle emozioni.
 
... O APERTI AI VENTI E ALL'ONDE, LIGURI CIMITERI
(VINCENZO CARDARELLI)
Un grande sipario di falsità e ipocrisia cala davanti al cosiddetto “Progresso” notiziato. Giornalista, vuoi forse permetterti di censurare il “desiderio” e dettagliare in cosa consistano i “diritti”? Paradosso vuole che nell’epoca dei buoni sentimenti (sempre più spesso applicati allo sfruttamento del ventre delle donne, alla soppressione della vita umana e all’umanità prodotta in laboratorio), tornano in voga pseudoscienze e superstizioni.
Esattamente come un secolo fa, le grandi fughe nell’irrazionalità si chiamano vegetarianismo, animalismo, teosofia, gnosticismo.

Il problema non è il secolarismo come ateismo e scardinamento del timor di Dio. Il problema è l’omologazione alla fede e al timore di tutte le divinità secolari. In questa prospettiva i colpi assestati alla Chiesa cattolica su tutti i fronti – Il caso Spotlight, matrimoni omosessuali, aborto, eugenetica – dai predicatori di tutte le divinità del secolo, sono colpi assestati bene. Perché?


Perché la Chiesa cattolica è l’ultima custode del logos e dell’essere. L’ultimo baluardo di una struttura di pensiero razionale e di un nesso con la realtà che non è né magico né sentimentale. E così, mentre il punto del secolarismo che divinizza qualunque cosa, purché rimanga nel cerchio finito del magico-sentimentale, è affermare che “l’uomo è quello che mangia” e una società è definita dalle “verità” (oggi le chiamiamo “diritti”) che il complesso delle posizioni dominanti in un certo momento storico instilla nella società, le religioni storiche – e in particolare il cristianesimo – sono la memoria della Vita e della Morte. Del Giudizio e di tutto ciò che i predicatori di divinità magico-sentime

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