(...) nella
vita del nostro Paese è andata in scena una guerra civile permanente che – pur
senza le antiche ideologie – ha visto perdurare (su entrambi i fronti) vecchie
mentalità: la demonizzazione dell’avversario, la necessità del Nemico
apocalittico in politica, la politica come scontro fra Bene assoluto e Male
assoluto, la radicale impossibilità del dialogo, dell’accordo, del compromesso
come contaminazione demoniaca, l’antipolitica (che è una delle forme della
politica) come necessità di sradicamento totale del passato, di
disinfestazione, di decontaminazione da un virus.
Ebbene,
provvidenzialmente nelle ultime settimane qualcosa è accaduto. Sembra
affacciarsi una pacificazione storica e non è un caso che a guidare questa
“laicizzazione” della politica siano tre giovani politici cattolici (Letta,
Alfano e Mauro).
Anche nel
dopoguerra era stata una classe dirigente cattolica a salvarci dalle pericolose
forme mitologiche della politica.
Ma la
domanda è: basta un governo per realizzare una svolta simile? Nella nostra
società e nelle élite corrono da anni fiumi di veleno. Gli odiatori, i fanatici
e gli apocalittici sono tanti e su ogni fronte.
Chi può
pacificare e sminare questa terra?
Proprio i
cattolici – facendo tesoro del magistero di Ratzinger e dell’evangelica
predicazione di papa Francesco – potrebbero e dovrebbero far dilagare nella
società l’antivirus che neutralizza l’odio: il riconoscimento dell’altro, il
dialogo, il desiderio di pacificazione, di costruzione comune, con la
gradualità e il realismo.
Si può
scommettere sui cattolici?
Antonio
Socci
Da “Il
Foglio”, 1 maggio 2013 leggi l'intero articolo in:
http://www.antoniosocci.com/2013/05/uno-dei-compiti-dei-cristiani-dove-odio-fai-che-io-porti-amore/
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