Da un’intervista di Antonio Sicari a don Luigi
Giussani sul “Senso Religioso”, Communio n.98,1988
Sicari: Parliamo
della nostra nazione italiana, che appare disunita e litigiosa. Dipende dal
fatto che il nostro popolo ha uno scarso senso religioso?”
Giussani: noi
siamo una nazione in cui il cinismo inerente al laicismo dominante – dico cinismo
perché il neutralismo rispetto al Destino è un cinismo – ha trovato strada
libera anche grazie ad una Chiesa che si
è sempre più ritratta nelle parrocchie e nell’associazionismo. Cioè in ambiti
ristretti. Essa non ha investito la totalità della vita. Ha favorito in questo
modo una concezione laica della vita. E così questo cinismo culturale e sociale
ha determinato sempre di più le scelte e le convinzioni della gente. …
Sicari: Oggi quando si parla di “violenza della società” ognuno finisce sempre per
immaginarla e denunciarla secondo i propri punti di vista. Se lei dovesse
nominare questa violenza, questo potere …
Giussani: Il potere violento nella società
secondo me è univoco: si esprime nell’aggressione portata sull’uomo in modo che
sia insabbiato o addirittura infranto il riconoscimento della natura del
proprio cuore, cioè delle esigenze di infinito, di verità, di felicità, che il
cuore custodisce. Conseguentemente l’uomo è costretto a una terribile
“diversione”, a polarizzare l’energia della sua libertà su risposte
immediatamente soddisfacenti ma ultimamente inadeguate».
Un cattolico Capo dello Stato ha come compito quello
di favorire la rinascita del senso religioso e di difendere l’uomo dalla
violenza di questa società.
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