IL MALE NON SARÀ L’ULTIMA PAROLA DELLA STORIA
I recenti avvenimenti di Bruxelles,dove la violenza
terroristica ha provocato morti,feriti e tanto dolore,aumentano il senso di
insicurezza,la paura,lo smarrimento e l’incertezza sulla strada da percorrere
per fermare queste continue stragi.
La
parziale vittoria del terrorismo consiste anche in questo:modificare lo stile
di vita di milioni di persone per la paura degli attentati. Un
esempio significativo è la rinuncia di moltissime scuole a compiere il
pellegrinaggio a Roma in questo anno santo per la preoccupazione dei genitori.
Siamo
inoltre quotidianamente e drammaticamente colpiti dagli episodi di violenza
contro i cristiani che sono perseguitati a causa della loro fede in molti Paesi
del mondo e in particolate in medio-oriente. L’uccisione delle
quattro suore in Yemen e dei loro collaboratori è solo l’ultimo episodio:le
sorelle erano perfettamente consapevoli di poter essere uccise ma non hanno
voluto abbandonare gli anziani non autosufficienti da loro amorevolmente
assistiti. Sono state uccise perché cristiane e perché testimoniavano un amore
gratuito per i più poveri.
Abbiamo poi sempre davanti agli occhi le immagini della
guerra in Siria,in Iraq in Libia e la crudele violenza degli uomini dell’Isis
che hanno abbracciato la guerra santa contro gli infedeli. Paradossalmente mentre in Europa vengono disconosciute le radici
cristiane ed esiste ormai una diffusa secolarizzazioni, nella mente dei terroristi tutto l’occidente
viene identificato come “cristiano” i gli abitanti considerati “crociati” come nella
rivendicazione degli attentati di Bruxelles.
Il
Mysterium iniquitatis, il mistero della malvagità,sembra dominare il mondo e il suo potere appare enorme.
Ma il
male non sarà l’ultima parola della storia. La Resurrezione di Cristo è la
vittoria definitiva del bene sul male e ci chiede di non essere passivamente in
attesa di questa salvezza ma di diventare protagonisti del bene. Ci sono già
molti segni positivi di questo bene all’opera nel mondo,ci sono già luoghi di
salvezza presente.
Pensiamo alla testimonianza di tanti missionari che
continuano ad annunciare la Buona Novella,pur consapevoli dei rischi personali;all’impegno
di tante Associazioni di volontariato,delle Caritas,dei movimenti ecclesiali
che accolgono chi è nel bisogno e inviano aiuti consistenti alle Chiese che
soffrono;all’azione di tante opere educative nate dalla esperienza cristiana
che fanno crescere personalità amanti della pace e desiderose di dare un
contributo positivo alla costruzione di un mondo migliore,al sacrificio di
tante persone che operano nei molti ambiti socio-politici per la difesa di
valori fondamentali come la difesa della vita,la tutela della famiglia,la
libertà religiosa ed educativa;alla preghiera incessante di tanti laici e di
tanti religiosi perché Dio non abbandoni il suo popolo.
Tra
questi uomini che pregano desidero segnalare l’iniziativa dei “Comitati
Nazarat”(così vengono chiamati i cristiani dall’Isis) che da quasi tre anni si trovano il 20 di ogni mese in
piazza a recitare il Santo Rosario e ad ascoltare testimonianze di
cristiani perseguitati.
L’iniziativa partita da alcuni amici di Rimini oggi si è
allargata a molte città italiane ed europee e a 13 monasteri di clausura. Le
persone che a Cesena si trovavano a
pregare il secondo lunedì di ogni mese nella Chiesa del Suffragio hanno deciso
di unirsi a questo coro di preghiere che sale al cielo il 20 di ogni mese per
chiedere al Signore di sostenere i nostri fratelli nella prova e di far cessare
le persecuzioni.
Proponiamo a tutto il mondo cattolico di partecipare a
questo momento che si terrà nella piazza Giovanni Paolo II alle ore 19. Il
Corriere Cesenate sarà il punto informativo e di coordinamento dell’iniziativa.
IL
PRIMO APPUNTAMENTO SARA’ IL 20 APRILE ALLE ORE 19
E’ in gioco la libertà e la responsabilità di ciascuno in un
momento così drammatico per la presenza
dei cristiani nel mondo. Buona Pasqua nella gioia del Signore risorto
Arturo
Alberti.
Nessun commento:
Posta un commento