giovedì 15 settembre 2016

L’INCERTEZZA È FINITA

Sì alla comunione ai divorziati risposati

L’incertezza sull’interpretazione di Amoris laetitia, se cioè l’esortazione post sinodale conceda o meno la possibilità ai divorziati risposati di accostarsi alla comunione, è finita.

Il Papa ha detto di sì, in una lettera ai vescovi argentini della regione di Buenos Aires, che all’inizio del mese avevano inviato una circolare al clero locale.
Francesco spiega che “non c’è un’altra spiegazione possibile”.


 Un primo segnale sul fatto che l’apertura fosse chiara, Bergoglio l’aveva dato ad aprile, tornando dal viaggio a Lesbo. “Potrei dire di sì”, aveva ammesso rispondendo a una domanda specifica sul tema. Ora il Pontefice per la prima volta mette nero su bianco che di interpretazione possibile su quella faccenda ce n’è una sola, ed è quella che va contro “i cuori chiusi”, come ebbe a dire nel ben poco criptico discorso conclusivo del Sinodo. L’interpretazione dei vescovi argentini, definita “eccellente” dal Papa, pone l’accento sul percorso di discernimento necessario a valutare il riaccostamento all’eucaristia.

La lettera dei vescovi argentini intende offrire delle linee guida per l'applicazione del controverso capitolo ottavo della "Amoris laetitia", quello che riguarda i divorziati risposati.
E nel quinto e sesto dei dieci punti in cui articolano le loro indicazioni i vescovi ammettono che a coloro che si trovano in questa situazione può essere data l'assoluzione e la comunione sacramentale, anche quando non "non riescano a mantenere il proposito" di vivere tra loro in continenza sessuale.
Fin qui niente di nuovo. Perché non si contano i vescovi e i cardinali che già interpretano in questo senso "Amoris laetitia". Come numerosi sono anche coloro che non trovano formulata con sufficiente chiarezza tale "apertura" nell'esortazione postsinodale.
Ma questa volta c'è il papa che prende posizione. E sposa come unica giusta interpretazione del testo la prima:
"El escrito es muy bueno y explícita cabalmente el sentido del capítulo VIII de 'Amoris laetitia'. No hay otras interpretaciones. Y estoy seguro de que hará mucho bien".
"Il testo è molto buono e spiega in modo eccellente il capitolo VIII di 'Amoris laetitia'. Non c’è altra interpretazione. E sono sicuro che farà molto bene".

Un passaggio in particolare, contenuto nella lettera dei vescovi argentini, farà discutere, e cioè quando si sostiene che “quando non si può ottenere una dichiarazione di nullità”, l’impegno alla continenza “può non essere di fatto percorribile”. Nonostante ciò, però, “ugualmente è possibile un percorso di discernimento”. Soprattutto se di mezzo ci sono i figli, danneggiare i quali costituirebbe “una ulteriore mancanza”.

Intanto, passa il tempo e il cardinale Carlo Caffarra ancora aspetta che papa Francesco risponda alle sue domande sui punti più controversi di "Amoris laetitia":

O forse la risposta è già arrivata. Ma non a lui. Ai vescovi argentini.

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