AH
AH!
Scusate,
lo so che oggi non c’è niente da ridere, ma un tal Roberto Esposito su
Repubblica (deve essere famoso perché non c’è scritto chi è) nella pagina delle
IDEE ha scritto un articolone affermando che : ”La ministra senza la laurea è
un contro senso”. Questi qui non sanno proprio come farci ridere. Io preferisco
riderci sopra riportando questo post di un amico:
MI
SENTO, DUNQUE SONO.
“Trovo che
siano poco comprensivi coloro che rimproverano al nuovo ministro della pubblica
istruzione di aver dichiarato il possesso di una laurea inesistente. La
signora, a quanto ho appreso, è una seguace delle teorie di genere e dunque è stata a suo modo coerente:
si è “sentita” laureata e quindi giustamente ha pensato di esserlo. In effetti,
se vale per una cosa così determinante come il sesso, perché non dovrebbe
valere per un banale titolo di studio?
Con quanta più dolcezza andrebbe il mondo
(almeno quello scolastico e universitario) se si adottasse ufficialmente questo
principio: quando uno “si sente laureato”, lo è!
(Per non
scontentare neppure i tradizionalisti più pignoli si potrebbe, al massimo,
introdurre la distinzione tra laurea e laurea percepita, ma in
pratica la differenza di ridurrebbe ad un “p.” da mettere dopo il “dott.”).”
BY
LEONARDO LUGARESI
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