LA PAROLA ALL’ARCIVESCOVO CHARLES J. CHAPUT
Una crisi di fede: l’arcivescovo Charles J.
Chaput, di Philadelphia, la ha messa in luce alla vigilia del Sinodo. Ma
non è un concetto nuovo per lui. Da sempre, l’arcivescovo ha sottolineato che
il nodo cruciale non sta tanto nell’analizzare i problemi della Chiesa da un
punto di vista secolare, ma nel fatto che la fede resta disincarnata. Temi
cruciali al Sinodo di oggi.
Quale è la ragione per cui la fede diminuisce nel
mondo occidentale? E cosa può fare la Chiesa per questo?
Turner, The Slave Ship, Boston |
Non c’è una sola ragione per giustificare questo
declino. Ci sono molti fattori che hanno creato il problema. L’orgoglio
occidentale è stato profondamente ferito dai traumi causati dalle due Guerre
Mondiali, dalla nascita ed ascesa di ideologie assassine come il Comunismo e il
Nazionalsocialismo, dall’immensa brutalità e perdita di vite umane che è
cominciata nel 1914. L’orgoglio dell’inizio del 20esimo secolo ha prodotto la
disperazione che abbiamo all’inizio del 21esimo secolo. Noi nascondiamo quella disperazione sotto una coperta di rumore e
distrazione e appetiti consumistici. Ma quella disperazione è reale. L’idea di
un Dio che ci ama sembra implausibile oggi per molti non a causa di
qualcosa che un Dio cattivo avrebbe fatto, ma a causa del male che noi stessi
abbiamo fatto senza che Dio ci fermasse.
Augusto del Noce ha descritto la nostra situazione al meglio nel suo
saggio “Civiltà tecnologica e cristianesimo”. Vale la pena leggerlo. Come
“post-moderni”, abbiamo cercato di superare la nostra disperazione con la
scienza e la tecnologia, e queste producono molte buone cose, ma ci focalizzano
anche radicalmente su questo mondo
e lontano dal soprannaturale. Come risultato, le dimensioni religiose
dell’uomo, il nostro senso della trascendenza, si sono piano piano ritirati e
sono scomparsi. La civiltà tecnologica non perseguita la religione, al limite
non direttamente. Non ne ha bisogno. Più che altro, rende Dio irrilevante.
La Chiesa sopravvivrà e continuerà la sua missione.
Ma, per farlo, ha prima di tutto bisogno di riconoscere che la cultura che ha
contribuito a creare ora non le è più amica, e perché. Come Chiesa, non vediamo
ancora la Chiesa abbastanza in maniera critica. Per esempio, l’Instrumentum
Laboris del Sinodo 2018 parla dei giovani e degli effetti dei social
media nel continente digitale. Ma non
tocca in nessun modo le più profonde dinamiche della tecnologia di cui parla
Del Noce. L’Instrumentum Laboris è
una densa collezione di dati sociologici con poco zelo evangelico. Parla
costantemente di accompagnamento, che è impotante, ma non ha quasi alcun segno
di insegnamento fiducioso. Si spera che i padri sinodali cambieranno questa
rotta.
Come la Chiesa dovrebbe gestire l’attuale crisi degli
abusi? Quali sono le condizioni della Chiesa negli Stati Uniti oggi? E quanto
danno è stato fatto con il recente scandalo che ha coinvolto il Cardinale
McCarrick?
La Chiesa negli Stati Uniti è ancora forte se
paragonata alla vita cattolica di quasi ogni altra nazione “sviluppata”.
Abbiamo buone risorse, molti giovani sacerdoti e leader laici, un vigoroso
movimento di rinnovamento, e un gran numero di fiorenti parrocchie. Ma stiamo
perdendo i giovani. Questa è una enorme sfida per il futuro. Lo scandalo
innescato dall’arcivescovo McCarrick ha creato grande danno, specialmente alla
credibilità dei vescovi. Il solo modo in cui possiamo riparare è essere
completamente trasparenti e onesti riguardo la vastità del problema degli abusi
e i nostri sforzi per affrontarlo.
Quanto sono vere le accuse dell’arcivescovo Viganò?
Questo lo deve definire la Santa Sede. È sopra la mia
area di responsabilità e oltre la mia conoscenza.
L’eredità di San Giovanni Paolo II è ancora viva nella
Chiesa? È ricordato negli Stati Uniti? Abbiamo bisogno di questa eredità?
L’eredità di San Giovanni Paolo II è molto viva negli
Stati Uniti. La sua visita a Denver
per la Giornata Mondiale della Gioventù del 1993 ha formato la fede di una
intera generazione. Alcune delle sue encicliche sono capolavori di intelligenza
e fede. Abbiamo bisogno, oggi più che
mai, del suo tipo di cristianesimo, una combinazione di coraggio, zelo per Gesù
Cristo, intelligenza rigorosa.
L’impegno di Karol Wojtyla per la dignità umana, per i
non nati e per la sacralità della vita e la sua teologia del corpo risuonano
ancora profondamente nel Cattolicesimo americano.
Come si può contrastare l’anticlericalismo presente
nei media e nella cultura odierna? Cosa dovrebbero fare gli uomini di Chiesa? E
cosa i laici?
L’unico modo di
contrastarlo è vivere differentemente, praticando quello che affermiamo di
credere. Non c’è un modo rapido di risolvere il
problema. Siamo una famiglia di fede, non una “General Motors” di tipo
religioso, e dobbiamo comportaci come famiglia di fede. I preti, per esempio,
non sono piccoli dei. Sono peccatori come tutti. Siamo tutti uguali (laici,
religiosi e clero) nel Sacramento del Battesimo. Ma, come in ogni famiglia,
abbiamo compiti differenti. I preti hanno il dovere di essere pastori e
insegnare, di servire i bisogni del loro popolo, di essere guide e soprattutto
di celebrare l’Eucarestia e gli altri Sacramenti. La colla che tiene tutta
l’impresa insieme e l’amore Se non ci rispettiamo e amiamo a vicenda, e non lo
mostriamo con il nostro comportamento, tutto cadrà.
Il Sinodo potrebbe cambiare qualcosa nella Dottrina
della Chiesa o nell’interpretazione della Dottrina?
Nessun Sinodo ha
l’autorità di cambiare gli insegnamenti cristiani, e nemmeno il Papa ce l’ha. In termini di interpretazione, la battaglia non
proclamata del Sinodo 2018 si centra sulla moralità sessuale cattolica. Come
una giovane donna del ministero giovanile ha detto: sotto tutti questi dati di
scienze sociali e verbosità, l’Instrumentum Laboris riguarda alla
fine, molto nascostamente, il sesso. È in particolare strano che la parola
castità non appaia quasi mai nel testo dell’Instrumentum Laboris. La Humanae Vitae e la
teologia del corpo sono completamente assenti.
Questo sinodo sarebbe dovuto essere cancellato?
Credo che il momento non sia opportuno. Riprogrammarlo
ad un momento successivo sarebbe stato saggio, ma è il Santo Padre a fare
queste decisioni. La pianificazione per un Sinodo è molto complicata e
difficile da cambiare.
È davvero necessario affrontare la questione LGBT al
Sinodo e menzionarla in documenti ufficiali?
Non c’è niente di sbagliato nell’affrontare la
questione. Piuttosto, è una naturale materia di discussione, fin quando
l’insegnamento cattolico sulla sessualità umana è spiegato fedelmente e
riconfermato senza compromessi e ambiguità. E questo è esattamente il punto per
alcuni elementi dell’Instrumentum Laboris, che sono purtroppo deboli.
L’acronimo LGBT non dovrebbe mai essere usato in un documento della Chiesa per
descrivere le persone. La Chiesa non ha
mai identificato le persone sulla base dei loro appetiti sessuali, o ridotto le
persone alle loro inclinazioni sessuali. “LGBT” può essere accettabile nel
descrivere i temi, ma non le persone.
La famiglia tradizionale è sotto forte attacco. Quale
è la situazione negli Stati Uniti? Quale parte gioca l’ideologia gender in
questo?
Mi riferirò di nuovo a
Del Noce: l’ideologia gender è semplicemente una espressione della mentalità
tecnologica e va ad influenzare tutti i temi, incluso il corpo, come materiale
rozzo per la volontà umana. Si presume una
definizione della “persona umana” molto differente da ogni cosa che sia parte
del credo cristiano. L’ideologia gender tratta il corpo come uno strumento che
possa essere migliorato o manipolato. In contrasto, la fede cristiana vede il
corpo non come una sorta di supporto o capsula di argilla, ma come integrale ed
essenziale a chi siamo. Dio è diventato
uomo per redimere la carne umana, non per renderla insignificante.
La famiglia, per sua natura, è carnale e fertile. Un
uomo e una donna diventano una carne, e nuova vita viene fuori da quello. È
bellissimo, è misterioso, ma non efficiente.
Al cuore della
ideologia gender c’è un risentimento della debolezza e delle limitazioni del
corpo. Al cuore degli attacchi di oggi alla famiglia c’è un odio della mutua
dipendenza che le famiglie chiedono e dell’amore all’interno di una famiglia
che lo sigilla in una unità. Alla fine, tutte le aberrazioni sessuali di oggi e
le disfunzioni si riducono a un rifiuto della creazione per l’ordine naturale
come è.
Questo è il terreno e
la sfida che i cristiani affrontano oggi negli Stati Uniti.
18 ottobre, 2018 / ACI Stampa
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