venerdì 17 giugno 2022

SI RENDONO CONTO DI QUELLO CHE FANNO?

LEONARDO LUGARESI

La benedizione di una coppia omosessuale, avvenuta in una chiesa di Budrio, in diocesi di Bologna, durante una messa appositamente celebrata subito dopo la stipulazione in municipio dell'unione civile – di cui dà conto questo articolo della Nuova Bussola Quotidiana: https://lanuovabq.it/it/benedizione-gay-la-diocesi-del-presidente-cei-strappa – mi pare che, comunque la si voglia giudicare, costituisca una oggettiva rottura rispetto all'insegnamento impartito dalla chiesa su questa materia “semper, ubique et ab omnibus”.

Equivale oggettivamente a dire che la chiesa, su questo punto, ha sempre sbagliato, considerando male ciò che era bene, e viceversa. Ammettiamo pure: ma se ha sempre sbagliato su una cosa del genere, che non è certo una bazzecola, non potrebbe aver sbagliato su tutto il resto? E se è così, su quale base vescovi e preti pensano di poter salvaguardare anche solo un minimo brandello di autorità del magistero della chiesa?

 Qualunque cosa la chiesa insegni, sarà accettata solo se piace. E a nessuno si potrà chiedere un assenso di fede fondato sul riconoscimento che essa è depositaria dell'insegnamento di Cristo, perché chiunque potrà obiettare: “vi sbagliate, avete frainteso, non avete capito bene, così come vi è già successo riguardo ai rapporti omosessuali, l'indissolubilità del matrimonio e tante altre faccende ...”.

Qualcuno sa come si potrebbe replicare a un'obiezione così ragionevole?

https://leonardolugaresi.wordpress.com/2022/06/16/si-rendono-conto-di-cio-che-fanno/


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