domenica 29 giugno 2014

ALLARME, CI TOCCA LAVORARE. I LAMENTI DEI SINDACALISTI DELLA CGIL NELL’ERA RENZI

La notizia è talmente drammatica che merita il richiamo in prima pagina su “Il Tirreno” di Livorno, che poi le dedica l’intera decima pagina:” Allarme CGIL: da settembre 80 sindacalisti toscani saranno costretti a tornare a lavorare nella Pubblica Amministrazione”.

Ottanta cigiellini della democratica Toscana, appena sbatacchiata dai grillini proprio a Livorno, riavviati tristemente al duro e forzato lavoro (che forse mai avrebbero immaginato!) dietro le scrivanie pubbliche.
Vittime di una nuova “torsione della democrazia” per dirla con la voce greve di Susanna Camusso. Un taglio del 50% dei permessi sindacali, decretato dal governo Renzi. “Quella di Renzi, denuncia un altro sindacalista rosso, è una chiara e precisa vendetta contro il sindacato. E’ in pericolo il sostegno agli insegnanti precari costretti a compilare da soli le delicatissime e complesse domande per la graduatoria” (ma questi precari non sanno neanche scrivere una domanda?). E se proprio non ce la fanno un po’ di volontariato per aiutarli non si può fare? Con i 20 uffici scuola della CGIL sparsi per tutta la Toscana,e pagati tutti dallo Stato con fior di distacchi?

Questo  destino cinico e baro  riguarda 2500 sindacalisti in tutta Italia (della sola Pubblica Amministrazione!), che finora hanno beneficiato dei distacchi e che, per la loro preziosa opera in gran parte di propaganda politica,  sono costati allo stato 100 milioni all’anno.

Con Renzi e Madia “c’è stato un attacco alle funzioni che la Costituzione assegna al sindacato” denunciano i compagni (e dai!).
Come sono lontani i tempi felici della lotta di precari e docenti uniti nella CGIL, tutti sul tetto di Architettura a Roma, dove li raggiungeva Pierluigi Bersani  (quello si era un segretario) e la Camusso, che non ce la faceva ad arrivare fin lassù, benediceva dal basso.
Il ganzo fiorentino ha gettato nel cestino la Concertazione (Berlusconi, dove sei?) e ha detto che “se avremo contro i sindacati ce ne faremo una ragione”.

Ma davvero, ai sindacalisti toccherà lavorare?


Nessun commento:

Posta un commento