Le previsioni si stanno concretizzando. Il
mezzo insuccesso della coalizione Ncd-Udc alle europee ha fatto riemergere un
precedente timore: la scarsa capacità di attrarre consensi a causa della
collocazione nella maggioranza renziana.
Conseguenza: il rafforzarsi di Matteo
Renzi può finire col togliere l’aria al Ncd.
Nell’NCD questo è ormai avvertito come il
maggior pericolo. Unitamente alla progressiva perdita di peso politico. L'unica
carta da giocare di fronte agli elettori consiste nel successo non del governo,
bensì degli aspetti della politica governativa determinati, voluti, realizzati
dal Ncd. Ma sono sufficienti economia, fisco, giustizia, famiglia?
Una
cosa è sicura: fondare un partito nuovo vuol dire opporsi a qualcosa che c’è,
vuol dire proporre una netta e chiara visione della vita e della realtà, che si
oppone innanzitutto ad un progetto di potere, relativistico, pragmatico e
intriso di moralismo autoritario, il renzismo, e all’area politico culturale
rappresentata dalla sinistra.
Anti-renzismo e anti-sinistra sono i due nuclei di partenza del
centrodestra. Essi non possono essere abbandonati. Il primo si deve tradurre in
un’opposizione giornaliera e certosina all’azione del governo. Non importa se
ciò avvenga collaborando con Renzi, come fa il NCD, o rimanendo
all’opposizione, come fanno tutti gli altri movimenti. Non concedere nulla a
Renzi, incalzandolo con correttezza e severità, questo è l’obbiettivo
prioritario.
Il secondo è
organizzare il fronte anti-sinistra, chiamando in causa proprio la dimensione
culturale, quella determinante per ogni successo futuro. Chi ha sempre sostenuto, infatti,
storicamente che non esiste un dato naturale, riguardante, per l’appunto,
l’essere umano? Chi ha portato avanti, contro le comunità naturali, l’idea di
una separazione di etica e politica, e quindi di una fondazione artificiale e
contrattuale della dimensione politica? Chi ha ritenuto che le religioni
fossero l’oppio dei popoli e non dovessero avere alcun ruolo pubblico? Certamente la sinistra, ma anche una certa destra , e non solo finiana, tanto per intenderci.
Sacralità
della vita, dignità della persona, distinzione naturale del maschile e
femminile, diritto originario per un nascituro alla paternità e alla maternità
chiara e responsabile sono temi che non appartengono esclusivamente al retaggio
culturale cattolico, ma si radicano nel cuore della civiltà occidentale, e sono
la vera anima politica internazionale del centrodestra. Ogni persona non nasce
come una monade senza finestre. Nasce ed è una persona, generata dalla
congiunzione di due gameti, uno maschile e uno femminile, e si sviluppa in una
prima società che è la famiglia, aprendosi poi progressivamente a una seconda
società che è la comunità nazionale, per spalancarsi infine liberamente al
mondo intero.
Se viene meno tutto questo, non viene meno solo Dio e la
natura, cessa di esistere anche il centrodestra. E quello che resta è solo un
velleitario liberalismo, non in grado di avere la levatura culturale per
giustificare la riduzione del peso dello Stato, per opporsi al socialismo
europeo e fondare un’autentica democrazia liberale, personalista e comunitaria.
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