giovedì 26 giugno 2014

UNA NUOVA BUSSOLA PER UN PARTITO NUOVO

Le previsioni si stanno concretizzando. Il mezzo insuccesso della coalizione Ncd-Udc alle europee ha fatto riemergere un precedente timore: la scarsa capacità di attrarre consensi a causa della collocazione nella maggioranza renziana.
Conseguenza: il rafforzarsi di Matteo Renzi può finire col togliere l’aria al Ncd.

Nell’NCD questo è ormai avvertito come il maggior pericolo. Unitamente alla progressiva perdita di peso politico. L'unica carta da giocare di fronte agli elettori consiste nel successo non del governo, bensì degli aspetti della politica governativa determinati, voluti, realizzati dal Ncd. Ma sono sufficienti economia, fisco, giustizia, famiglia?


Una cosa è sicura: fondare un partito nuovo vuol dire opporsi a qualcosa che c’è, vuol dire proporre una netta e chiara visione della vita e della realtà, che si oppone innanzitutto ad un progetto di potere, relativistico, pragmatico e intriso di moralismo autoritario, il renzismo, e all’area politico culturale rappresentata dalla sinistra.
Anti-renzismo e anti-sinistra sono i due nuclei di partenza del centrodestra. Essi non possono essere abbandonati. Il primo si deve tradurre in un’opposizione giornaliera e certosina all’azione del governo. Non importa se ciò avvenga collaborando con Renzi, come fa il NCD, o rimanendo all’opposizione, come fanno tutti gli altri movimenti. Non concedere nulla a Renzi, incalzandolo con correttezza e severità, questo è l’obbiettivo prioritario.
Il secondo è organizzare il fronte anti-sinistra, chiamando in causa proprio la dimensione culturale, quella determinante per ogni successo futuro. Chi ha sempre sostenuto, infatti, storicamente che non esiste un dato naturale, riguardante, per l’appunto, l’essere umano? Chi ha portato avanti, contro le comunità naturali, l’idea di una separazione di etica e politica, e quindi di una fondazione artificiale e contrattuale della dimensione politica? Chi ha ritenuto che le religioni fossero l’oppio dei popoli e non dovessero avere alcun ruolo pubblico? Certamente la sinistra, ma anche una certa destra , e non solo finiana, tanto per intenderci.
Sacralità della vita, dignità della persona, distinzione naturale del maschile e femminile, diritto originario per un nascituro alla paternità e alla maternità chiara e responsabile sono temi che non appartengono esclusivamente al retaggio culturale cattolico, ma si radicano nel cuore della civiltà occidentale, e sono la vera anima politica internazionale del centrodestra. Ogni persona non nasce come una monade senza finestre. Nasce ed è una persona, generata dalla congiunzione di due gameti, uno maschile e uno femminile, e si sviluppa in una prima società che è la famiglia, aprendosi poi progressivamente a una seconda società che è la comunità nazionale, per spalancarsi infine liberamente al mondo intero.
Se viene meno tutto questo, non viene meno solo Dio e la natura, cessa di esistere anche il centrodestra. E quello che resta è solo un velleitario liberalismo, non in grado di avere la levatura culturale per giustificare la riduzione del peso dello Stato, per opporsi al socialismo europeo e fondare un’autentica democrazia liberale, personalista e comunitaria.


IL CROCEVIA

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