venerdì 16 marzo 2018

DOPO LE ELEZIONI: UNA VITA CHE CONTINUA



Le previsioni dei sondaggi si sono realizzate solo parzialmente. È vero che, come previsto ha vinto la coalizione di centro-destra, ma il parziale fallimento dell’operazione di Berlusconi, che ha tentato di ricondurre il centro-destra nell’alveo del popolarismo italiano ed europeo, porta l’Italia in una situazione drammatica che molto probabilmente costringerà a breve a nuove elezioni

La realtà è che la gente è stufa e vuole provare a cambiare. I problemi che vive sono tanti e pesanti, ma drammaticamente pensa che la soluzione sia il ritorno a quello stato assistenzialista e paternalista che è, invece, la causa di tutti i problemi dell’Italia. Lo dimostra il fatto che al sud hanno stravinto i 5 stelle che propongono il reddito di cittadinanza e al nord la Lega che vuole abolire la legge Fornero e bloccare l’immigrazione. La  vera colpa della sinistra riformista che ha governato negli ultimi 5 anni è stata quella di aver addirittura accelerato l’ulteriore frammentazione e individualizzazione della società approvando leggi che hanno favorito le libertà individuali ma indebolito pesantemente quei legami che ne costituivano il tessuto connettivo. Una società spappolata e senza identità inevitabilmente chiede più stato e proprio questo è ciò che è avvenuto.

In campagna elettorale noi, in coerenza col nostro patrimonio di valori, opere e intermediazione sociale, abbiamo sostenuto la coalizione di centro-destra, valorizzando la sua maggiore disponibilità verso una visione popolare, meno statalista e più attenta a una concezione della persona e della società rispettosa della nostra tradizione e capace di valorizzare quei corpi intermedi (famiglie, associazioni, imprese, ecc.) che ne sono il pilastro.

Oggi, alla luce dei risultati elettorali, sentiamo ancora più urgente e decisivo l’impegno di lavorare per ricostruire una società civile forte e certa, cioè capace di immaginare e costruire un futuro condiviso per questa città e per questo paese. Certo non sarà facile e richiederà un impegno lungo, ampio e continuativo sul piano culturale e su quello sociale.

Per questo continueremo ad impegnarci anche sul piano politico, per cercare di far si che fra un anno a Cesena si possa dar vita ad un nuovo governo cittadino attento alle istanze popolari e valorizzatore della cultura della sussidiarietà e delle solidarietà
IL CROCEVIA
16 MARZO 2018



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