CON L’AIUTO DI AUGUSTO
DEL NOCE
Nella nuova tavola di
valori del “cattolico medio”, il vero avversario da battere non è più
l’irreligioso, il blasfemo, il senza-Dio. Anzi, presentandosi spesso tutto
questo come “di sinistra”, è visto come un cristianesimo anonimo, delle cui
accuse fare tesoro. Avversario, in questa prospettiva neocattolica, avversario
vero è “l’integrista”, cioè colui che vuole servirsi della sua fede fino in
fondo, trasformandola da vago sentimento in guida e prospettiva per la sua
concreta attività.
San Giovanni di Sinis, Tharros |
Ammoniva, Del Noce, di diffidare di «ogni presunta avanguardia cattolica
che, in realtà, è sempre la retroguardia del progressismo di ogni maniera». Si difendeva dall’accusa di respingere il
neomodernismo teologico per paura del nuovo: «No, lo avverso come un pericolo
gravissimo per la fede: non perché nuovo, ma perché falso».
Ripeteva, soprattutto (e qui scatenava
la reazione spesso inconsulta e violenta di molti clericali): «La prima condizione perché l’eclissi abbia termine e il
cattolicesimo esca dalla sua crisi è che la Chiesa riprenda la sua funzione:
che non è di adeguarsi al mondo, ma, al contrario, di contestarlo». «Il
Cristo non ci ha detto di sposare il mondo, bensì di battezzarlo».
Cristo non ci ha detto
di sposare il mondo, ma di battezzarlo
Contestato a sua volta per queste
affermazioni, ci tornava sopra, ostinato: «Il Cristo non ci ha detto di sposare
il mondo, bensì di battezzarlo. La Chiesa ha il dovere di rispondere ai bisogni
dell’uomo moderno ma senza diventare modernista, senza accettarne gli schemi
interpretativi». Ripeteva: «Il neo illuminismo borghese – del quale anche gli
ex comunisti sono una parte – ragiona in termini di “modernizzazione” e di
“arretratezza”. Per esso, ciò che più è “arretrato” è la morale cattolica tradizionale,
le sue prospettive sulla vita, la sessualità, la famiglia. Il permissivismo, la
rivoluzione sessuale, la tolleranza per la pornografia sono momenti essenziali
per liberarsi della Chiesa e, dunque, per “modernizzare” la società. Ed è
drammatico che anche tanti cattolici giudichino “arretratezza” la disperata
difesa dei fondamenti etici del cristianesimo».
(le frasi di Del Noce
sono tratte dal libro “Verità e ragione
della Storia” BUR, 2007)
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