STRUMENTALIZZATE LE PAROLE DEL PAPA DAL GIUDICE CHE HA
DECISO LA MORTE, E DA MONS. PAGLIA
LEONARDO LUGARESI
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Se non conoscete il caso di Alfie Evans,
leggete qui la limpida presentazione che ne fa una persona seria e
competente: http://www.ildonodellavita.it/bambino-alfie-evans-le-autentiche-cure-palliative/.

Molti lo hanno già detto, ma, per quel
nulla che vale, voglio ripeterlo anch'io. Il papa potrebbe del tutto
legittimamente ritenere di avere già parlato in modo sufficientemente chiaro e
preferire, per ragioni che solo lui può conoscere e giudicare, mantenere il
silenzio su questa vicenda specifica. Però il fatto di queste “autorevoli
interpretazioni" del suo pensiero non si può ignorare: sta lì, enorme come
un macigno. Di fronte ai fatti, non ci si può girare dall'altra parte, né si
può praticare sempre la dissimulatio, neanche se si è il papa. Se due esponenti autorevoli della giustizia umana
e della gerarchia ecclesiastica concordano nel sostenere che anche il papa
pensa che Alfie Evans per il suo bene debba morire prima possibile, e lui
resta zitto, vuol dire che è d'accordo con loro. Contra factum non solo non valet argumentum come dice
il vecchio adagio, ma neanche silentium.
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