venerdì 27 maggio 2011

UNA VITTIMA PER PLACARE GLI DEI: I GIUDICI VOGLIONO UN COLPEVOLE PER IL TERREMOTO




di Oscar Giannino


Tratto da Giustizia Giusta il 26 maggio 2011





Il rinvio a giudizio per omicidio colposo dei sette componenti la Commissione Grandi Rischi, per aver sottovalutato i rischi dello sciame sismico del terremoto dell’Aquila e non aver indotto la popolazione all’evacuazione, a mio giudizio ha del clamoroso.

E’ un nuovo passo verso la pangiuridizzazione dei rischi, dopo la condanna Thysen per omicidio volontario all’ad e ai manager della società per le sette vittime della tragedia sul lavoro avvenuta nell’acciaieria torinese.

Siamo al punto che per i giudici il rischio sismico va amplificato seguendo non un’inesistente metodica scientifica previsiva, bensì affidandosi al principio della massima cautela. Che è come dire che ai cartomanti e negromanti d’ora in poi sarà meglio che prestino orecchio, scienziati e tecnici degli organi pubblici chiamati a valutare il rischio di terremoti e l’impatto sulla popolazione e sui territori. Immagino che, esattamente come nel caso Thyssen, resterò in minoranza assoluta visto che, per averlo detto alL’assise di Confindustria di Bergamo, alla fine Confindustria ha chiesto scusa, come ad ammettere che ai giudici non bisogna mai opporre alcuna voce critica. Non sarò mai d’accordo, con questa impostazione che mi sa di paura e terrore, non di ragionevolezza.

Qui non è in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Bensì l’elementare buon senso, senza del quale anche la legge può diventare strumento di pura illogicità. E di ritorno al Medioevo, in cui, dimentichi del diritto romano e prima di riscoprirlo, si praticava l’occhio per occhio e non la proporzionalità di fattispecie e pena alle responsabilità accertabili secondo prove e logica. In questo caso , secondo scienza. Che cosa avrebbe dovuto disporre il prefetto di Roma, lo sgombero della città due settimane fa quando confusi vaticinii pretendevano fosse colpita da un terremoto? E la fine del mondo secondo il calendario Maya, dove la vogliamo mettere? Poveri noi, questo è il mio unico commento. Rassegnato al fatto che i più mi replicheranno che le vittime del’Aquila pretendono giustizia, naturalmente. Ma questa non lo è affatto, per me.

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