AD
HOC, volantino del Crocevia che ogni settimana pubblica brani della parola del
Papa, ha raggiunto il numero 300.
Dal 2007
l’incontro conviviale del venerdì è diventato per molti un momento fondante del
cammino settimanale. Perché non è mai
stato un incontro fra “pari”, ma un incontro con un paragone autorevole.
Per questo
gli amici del Crocevia si sono ritrovati per una serata di festa con le famiglie e i figli, per amore di ciò
che ci accade ora.
LUNEDI’ 8 OTTOBRE 2012
300 NUMERI DI AD HOC
IL MAGISTERO DI
BENEDETTO XVI: GUIDA PER UN GIUDIZIO ESATTO.
Riflessione di don Agostino
Tisselli per gli amici del Crocevia
A partire dall’incontro di BENEDETTO XVI con i suoi ex allievi (sett. 2012)
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- NESSUN POPOLO HA UN DIO COSI’ VICINO COME ISRAELE HA VICINO IL SUO DIO.
a. Un
Dio astratto e lontano non è credibile. L’uomo in quanto tale ha bisogno di un
DIO PRESENTE
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Che mostri il suo volto
-
Che si riveli
-
Che entri nella sua storia per
guidarla alla liberazione , al compimento del suo desiderio.
b. Questo
è un dio convincente che suscita la meraviglia degli altri popoli verso
Israele.
- IL DIO DI ISRAELE MOSTRA LA SUA VICINANZA CON IL DONO DELLA LEGGE:
a. Non
è frutto della presunzione umana
b. Ma
è dono della presenza di Dio (Dio stesso) che rende saggio e giusto il popolo
- LA SAGGEZZA E’
a. L’arte
di essere uomini
b. L’arte
di saper vivere bene
c. L’arte
di saper morire bene
- QUESTO PUO’ ACCADERE SOLO QUANDO SI E’ RICEVUTA LA VERITA’ E DALLA VERITA’ CI SI LASCIA CONDURRE (IN UN PARAGONE CONTINUO CON LEI). LA CULTURA E’ (come affermava ripetutamente don Giussani) COSCIENZA (paragone) CRITICA E SISTEMATICA DELL’ESPERIENZA (fare le cose con un giudizio dentro).
Capacità critica=
pensare – ponderare – dare peso – valutare – dare un prezzo (dal greco “crino”).
Per pesare una merce occorre metterla in un piatto della bilancia, e sull’altro
piatto l’unità di confronto, l’unità di misura, il “peso”, il criterio. Senza questo
tutto è “scriteriato”, menzognero, non giusto, arbitrario, non attendibile, non
si può ESSERE UOMINI IN MODO RETTO.
- LA LEGGE
a. Nulla
togliere a ciò che viene da Dio come dono
b. Nulla
aggiungere come incrostazione dalla presunzione umana
- LA
CHIESA E’ L’ISRAELE UNIVERSALE NEL QUALE PERSISTE IL NUCLEO ESSENZIALE
DELLA LEGGE: CRISTO STESSO
- L’amore di Dio per noi
- Il nostro amore per lui
- E per gli uomini
Nel quale ritroviamo
tutta la saggezza di DIO, nell’essere uniti con Cristo
-
Con-camminando con Lui
-
Con-vivendo con Lui
Impariamo la
SAGGEZZA DI DIO CHE E’ VERITA’
Questa saggezza,
questa vicinanza di Dio, questa legge è Cristo stesso.
- “QUALE POPOLO può dire che Dio gli sia così vicino?”
Questo popolo
non lo abbiamo fatto noi. Ci è stato donato.
- E’ UNA GRATITUDINE CHE SI IRRADIA
INTORNO E CHE UNISCE GLI UOMINI NELLA CHIESA DI CRISTO. Ma anche nella Chiesa accade questo
fenomeno: siamo preoccupati di lodare noi stessi e le nostre opere. “Siamo
generati per mezzo di una parola di verità”: la verità sembra lontana,
nessuno può dire: ho la verità.
- E’ LA VERITA’ CHE CI POSSIEDE , E’
QUALCOSA DI VIVENTE! NOI NON SIAMO SUOI POSSESSORI, BENSI’ SIAMO DA LEI
AFFERRATI. La verità non va solo ascoltata, occorre lasciarsi FORMARE E
GUIDARE DA LEI. LA VERITA’ E’ COSI’ VICINA CHE E’ UNO DI NOI. Conosce il “sapore”
dell’essere umano, lo conosce dal di dentro, vi entra dentro (EUCARISTIA) per
rinnovarci.
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