Avevo intenzione di
non scrivere sul dibattito tra i due candidati alla vice presidenza, Joe
Biden e Paul Ryan, dato che quando il mio articolo sarebbe stato
letto, questo
dibattito sarebbe stato ormai sorpassato dall’interesse per il faccia a faccia tra
Obama e Romney di ieri.
Tuttavia, merita di
essere presa in considerazione la risposta che hanno dato a una delle ultime
domande, quella sull’aborto, perché sia Biden che Ryan sono cattolici ed
entrambi affermano la loro fedeltà alla Chiesa.
Ciò nonostante, le
loro posizioni sono radicalmente diverse, non solo sull’aborto ma anche sul
rapporto tra fede e politica. Trovo un chiaro esempio della cecità ideologica
dell’establishment dei media, che la maggior parte di essi abbia dichiarato che
Biden ha superato Ryan nella sua risposta a questa domanda.
Biden, ovviamente,
ha seguito l’attuale posizione pubblica del Partito Democratico sulla
questione. Per quanto lo riguarda a livello personale, la fede cattolica ha
definito interamente la sua vita, con la conseguente accettazione
dell’insegnamento della Chiesa, per il quale l’aborto è immorale perché la vita
inizia con il concepimento.
Tuttavia, questa è
materia di fede ed è dunque proibito imporre la propria posizione a coloro che
non condividono la fede cattolica. Questa è la risposta che, sulla politica nei
confronti dell’aborto, viene data dal gran numero di cattolici che operano
nelle
più alte sfere dei
governi federale e statali. La maggior parte di chi non aderisce a questa
posizione non può essere considerato un rappresentante del Partito Democratico.
Sull’altro lato, è
sembrato che Ryan si sia reso conto che questa domanda lo metteva in una
situazione più difficile di quanto si sarebbe aspettato. A me non importa se la
risposta fosse o meno precostituita; nel momento in cui è stata data mi sono
trovato di fronte a un mistero che irrompe attraverso i confini della politica,
del tempo e dello spazio, delle politiche di Obama, Biden, Romney e Ryan.
Ecco le sue parole:
“Mi volete domandare, in sostanza, perché sono pro-life? Non è semplicemente
per la mia fede cattolica. Questo è, naturalmente, un elemento, ma è anche una
questione di ragione e scienza”.E ha aggiunto Ryan: “Sapete, circa dieci anni e
mezzo fa, andai con mia moglie Janna al Mercy Hospital a Jamesville, dove sono
nato, per l’ecografia della nostra prima figlia a sette settimane. Abbiamo
visto il battito del suo cuore. La nostra piccola bambina sembrava un fagiolo
e, a seguito di quel giorno, abbiamo poi soprannominato 'Fagiolo' questa nostra
prima figlia, Liza. Ora, io sono convinto che la vita comincia con il
concepimento.
Queste sono le ragioni per cui io
sono pro-life.
Ciò che più mi
preoccupa è come questa amministrazione ha affrontato questi temi nel loro
complesso. Guardate cosa stanno facendo, attraverso Obamacare, con l’attacco
alle liberta religiose di questo Paese. Stanno violando la nostra prima
libertà, la libertà di religione, violando i diritti delle opere di carità
cattoliche, delle chiese cattoliche, degli ospedali cattolici. La nostra Chiesa
non dovrebbe essere costretta a far causa al governo federale per conservare la
nostra libertà di religione”.
La risposta di Biden alla domanda sull’aborto è coerente con quella della maggioranza dei Democratici. Egli afferma di accettare l’insegnamento della Chiesa sull’aborto, “nella sua vita personale”. La logica conseguenza è, quindi, che il nostro vice presidente crede che la vita inizi con il concepimento e che, perciò, l’aborto sia la soppressione di una vita umana ed equivalga a un omicidio. Tuttavia, ritiene che, per quanto riguarda la politica, non può imporre agli altri le sue personali opinioni. Per riassumere, secondo la sua fede, Biden sa che l’aborto è la distruzione di una vita umana innocente, ma la sua concezione del rapporto tra fede e politica gli impedisce, come a tanti altri cattolici, di impegnarsi a escogitare e promuovere politiche che siano coerenti con quanto deriva dalla sua fede.
I sostenitori
dell’aborto che credono che il feto non sia una persona umana hanno almeno un
motivo etico su cui appoggiarsi.
Non c’è da
meravigliarsi se abbiamo bisogno di un Anno della Fede!
Lorenzo Albacete
Sussidiarionet
mercoledì 17 ottobre
2012
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