A chi di noi non piacerebbe
essere qui questa sera con la stessa faccia tutta spalancata, tutta tesa, tutta desiderosa, piena di
stupore, di Pietro e Giovanni in cammino verso il sepolcro la mattina di Pasqua?
Chi di noi non desidererebbe essere qui con quella tensione a cercare Cristo, che vediamo nei loro
volti, con il cuorepieno di quell’attesa di trovarLo ancora, di rivederLo di nuovo, di
essere attratti, affascinati come il primo giorno? Ma chi di noi aspetta veramente che possa
succedere una cosa come questa?
Come loro, anche noi facciamo fatica a dare credito all’annuncio delle
donne, cioè a riconoscere il fatto più sconvolgente della storia, a darvi spazio dentro
di noi, a ospitarlo nel cuore perché ci trasformi.
Anche noi, come loro, sentiamo il
bisogno di essere di nuovo
afferrati, perché si ridesti in noi tutta la nostalgia di Cristo.
Domandiamo insieme allo Spirito Santo di ridestare in ciascuno di noi
l’attesa, il desiderio di Lui.
Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione
Rimini, 4 aprile 2014
Appunti dall’Introduzione di Julián Carrón
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