martedì 17 marzo 2020

DA DOVE RICOMINCIARE

III DOMENICA DI QUARESIMA OMELIA
+ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 15 marzo 2020
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo
Cattedrale di San Giusto
(...)  in questi giorni, vissuti tristemente nella paura e nello smarrimento a causa dell’epidemia da coronavirus, la quotidianità di tutti risulta riprogrammata da una serie di comportamenti che mai e poi mai avremmo pensato di dover far nostri: niente strette di mano o un abbraccio, timorosi che l’altro – anche il conoscente, anche il familiare – sia un potenziale nemico da cui difenderci perché ci potrebbe infettare; niente messe, niente comunioni, niente confessioni, un niente che ha scombinato i ritmi normali della nostra vita cristiana, mortificando il quotidiano e familiare rapporto con Dio; perfino niente funerali, a testimonianza che non solo il vivere, ma anche il morire – ormai senza lacrime e spesso in un abbandono pieno di desolazione umana e spirituale – ne risulta radicalmente e drammaticamente segnato.
 Il coronavirus sta mettendo tutto in discussione: le relazioni con il prossimo, le relazioni con Dio, la relazione con il senso personale del vivere e del morire, ma anche il nostro convenire nazionale e internazionale sul piano culturale, socioeconomico e politico. Quando sarà passato niente sarà come prima, tante e tali saranno le sfide che ci toccherà affrontare sul piano personale e comunitario.  Penso sia bene incominciare a prendere confidenza con l’idea di dover ricominciare da capo. Da dove e come?  
Domanda difficile e forse un poco presuntuosa. Ma è bene iniziare a prefigurare qualche salutare risposta. Una su tutte. Decidere di fare come la samaritana: buttar via l’acqua vecchia, cercando un’acqua nuova, cioè l’acqua viva del Vangelo, quella dell’incontro con Gesù. 
Senza di Lui ritorneremo ad essere come prima, un albero senza radici, e alla prossima botta ci ritroveremo più sperduti di adesso come un treno costretto ad andare avanti senza sapere dove sta andando. 
Decidere oggi di ripartire da Lui, di ripartire con Lui, di ripartire in Lui, pronti a vivificare le nostre persone con la sua acqua viva per poter ricostruire l’umano con nuove relazioni di fraternità, di amore e di pace.  Con l’aiuto materno della Madonna della Salute ce la faremo. 

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