L’Associazione Pro Vita e famiglia ha affisso in molte città italiane, compreso Cesena, un manifesto dal titolo:” Basta confondere l’identità dei bambini”. In città, contro il manifesto sono insorti in modo aspro e offensivo alcuni gruppi di pressione politica chiedendone a gran voce la rimozione al Sindaco. Ma suo malgrado il Sindaco Lattuca non ha potuto accontentarli, ma ha definito il manifesto “becera discriminazione”.
Il CROCEVIA ha preso posizione con
questo documento.
IL CROCEVIA : L’IDEOLOGIA DEL GENDER È PERICOLOSA
Il manifesto di Pro vita e Famiglia,
che ha suscitato una vivace polemica in città, e che voleva essere una
provocazione soprattutto culturale è stato trasformato in un fatto
esclusivamente politico. Il confronto elettorale c’è già stato, ma gruppi di
pressione molto forti nel paese cercano continuamente di mantenere alto lo
scontro sul tema dei “nuovi diritti” certi che la mentalità comune sia dalla
loro parte .
Ma
dopo i risultati elettorali mi pare evidente che la vittoria del
centrodestra ratifichi pure che la maggioranza dei votanti non condivida
approcci come quello di una identità liquida sulla vita umana. Da tempo i
movimenti cattolici hanno aperto un confronto culturale nella società sul tema
dell’umano: chi è l’uomo e che cosa lo costituisce e si muove con fermezza per
smascherare l’ideologia gender, che fra le altre cose pretende il diritto di
rifiutare il sesso che si ha.
E allora, l’ideologia gender esiste
o no? La sinistra in città ha più volte affermato che è tutta una falsità, come
se non bastasse una semplice verifica su uno qualunque dei social network, per
vedere come i generi proposti siano decine e decine e constatare così quanto
pervasiva sia questa mentalità.
A chi dobbiamo dare ascolto? A tutte
le varie associazioni e partiti che negano che esista, ma che
contemporaneamente lottano per imporla, con interventi che spesso sfociano
nella condanna e nell’insulto?
O invece dobbiamo dare ascolto a Chi
afferma che l’ideologia gender esiste eccome e che parla continuamente “di
quella cattiveria che si fa oggi con l’indottrinamento della teoria gender…
Fare insegnamenti nelle scuole su questa linea per cambiare mentalità: io
chiamo questo indottrinamento ideologico” (Papa Francesco, 3 ottobre 2016, in
volo di ritorno dall’Azerbaigian). Per chi vuole approfondire basta cliccare su
Google “Francesco e il gender” per trovare decine di riferimenti precisi.
Noi crediamo al Papa e non a persone
che pur rispettiamo come il Sindaco Lattuca o la Presidente dell’ASP Baredi, così
come siamo consapevoli delle tante preoccupazioni dei genitori su questa
colonizzazione ideologica del gender, sempre per riprendere le parole del papa,
perché è opportuno non dimenticarlo, l'educazione spetta primariamente alla
famiglia e non alla scuola o allo Stato.
Passata la tempesta elettorale
speriamo che il confronto culturale e politico riprenda nel rispetto e
nell’accettazione leale di un dialogo fra le diverse posizioni. Questo è
compito della buona politica.
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