“GIORNATA MONDIALE CONTRO LE DROGHE”
ROMA 29-6-2023
Dal 1989 il 26 giugno è presentato dalle
Nazioni unite come la “Giornata internazionale contro l’abuso di droga e il
traffico illecito”.
Al convegno tenutosi per la Giornata
mondiale contro le droghe sono intervenuti: il Presidente della Camera Lorenzo
Fontana, Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, Maurizio Gasparri,
Vicepresidente del Senato, Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio con la conclusione dei lavori del Presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni.
ll messaggio che parte dal convegno è che c’è un mondo che non si rassegna, un mondo fatto di Giovani, di famiglie, di personaggi del mondo dello spettacolo. un mondo che vede al suo fianco le istituzioni che mette in comune le esperienze maturate sul campo per circoscrivere il più possibile questa deriva e per invertire la rotta: comunità, sert, regioni, professioni a vario titolo coinvolte (psichiatri, psicologi, medici di ogni specializzazione). Prevenzione informazione, educazione vicinanza prima dei pure importanti articoli di legge sono il terreno di confronto.
Vedi il video completo dell’evento: https://www.youtube.com/watch?v=8sqTUKzxRLI
Alfredo Mantovano Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega di funzioni in materia di politiche antidroga ha evidenziato preliminarmente come sia fondamentale per una piena consapevolezza del fenomeno nella lotta alla droga una corretta informazione specie tra gli adolescenti. Oggi circolano più stupefacenti rispetto a qualche anno fa e lo attestano i dati ufficiali, aggiornati del Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio, nella relazione che tra qualche giorno sarà inviata ai presidenti delle Camere.
Ci sono tra le centinaia di pagine due dati molti significativi: nel 2022, 4 milioni e novecento mila persone hanno fatto uso di almeno una sostanza stupefacente (il dieci per cento della popolazione italiana) tra loro ci sono persone che guidano veicoli e che svolgono attività lavorative importanti e cruciali per la vita del Paese. Sempre nel 2022 vi è stato un aumento di consumo tra gli studenti: sono poco meno di un milione i ragazzi tra i 15 e i 19 anni (il quaranta per cento del totale per la loro fascia di età) che riferiscono di aver consumato droga almeno una volta nella propria vita, 120.000 (quasi il cinque per cento) hanno riferito di aver usato venti o più volte la cannabis nel mese precedente alla domanda che è stata loro rivolta.
Il
messaggio pertanto che parte dal convegno è che c’è un mondo che non si
rassegna, un mondo fatto di giovani, di famiglie, di personaggi del mondo dello
spettacolo, un mondo che vede al suo fianco le istituzioni che mette in comune
le esperienze maturate sul campo per circoscrivere il più possibile questa
deriva e per invertire la rotta: comunità, sert, regioni, professioni a vario
titolo coinvolte (psichiatri, psicologi, medici di ogni specializzazione).
Come spiega Alfredo Mantovano dall’ avvio dell’attività di questo governo c’è stata la volontà di rendere questa condivisione effettiva e concreta con incontri periodici e tavoli tecnici per entrare nel dettaglio e trovare le soluzioni ad ogni tipo di dipendenza. Il sottosegretario sottolinea che bisogna, a tal proposito, ampliare le competenze del dipartimento politiche anti droga ricomprendendo tutti i tipi di dipendenza. Urge, pertanto, calendarizzare una nuova conferenza per porre al centro del dibattito politico e culturale la questione fondamentale che non è la sostanza ma la persona finalmente posta al centro nell’ interlocuzione.
In particolare- continua Mantovano- col
ministro della Salute è stato posto l’accento sul diritto di scelta: non è possibile che se un paziente intende
sottoporsi a una cura ha la possibilità di farlo in ogni zona del territorio
nazionale e poi per chi invece intende affrontare un percorso di recupero dalla
tossicodipendenza si venga vincolati al territorio dove risiede quando la
varietà degli approcci al recupero può far preferire una soluzione più
adeguata.
Mantovano
conclude affermando un concetto fondamentale nella lotta alle dipendenze e cioè
che la sfida veramente cruciale è quelle educativa.
Le
istituzioni non possono attestarsi sulla riduzione del danno perché
significherebbe rassegnarsi alla “gestione del male” ed un governo non può
gestire il male ma deve invertire la rotta.
Quello che interessa realmente non sono i
milligrammi in più o in meno di ciascuna delle sostanze riportate dalle
tabelle, la linea di confine è su qualcosa di più importante è sul significato
da conferire a termini come libertà e come responsabilità.
Prevenzione informazione, educazione
vicinanza prima dei pure importanti articoli di legge sono il terreno di
confronto e- ammonisce Mantovano- se necessario di scontro.
Nella
conclusione dei lavori il Presidente Giorgia Meloni ha
ribadito che nella lotta alla droga “questo governo non intende voltarsi
dall’altra parte e ignorare il problema ma affrontarlo con coraggio e
determinazione. Sarebbe molto più comodo sul piano del consenso far finta di
niente, come hanno fatto altri, ammiccare alle dipendenze per sembrare anticonformisti
ma credo che non ci sia niente di più anticonformista di dire le cose come
stanno assumendoci la responsabilità. Una politica che non garantisce la
scuola, una prospettiva, un futuro ai giovani e in cambio dice ‘fumati una
canna’ non sarà mai la mia politica. E’ finita la stagione
dell’indifferenza, del lassismo, del disinteresse. Il messaggio è che lo
Stato intende fare la sua parte per combattere un fenomeno che è fuori
controllo“.
“Mi interrogavo quando ero
rappresentante studentesco su come si faccia” a combattere la droga e oggi
“voglio dire a questi ragazzi che quando voi finirete il percorso di recupero
ricordatevi che siete migliori di tanti altri, c’è tanto che potete insegnare e
dare, non vi definisce che siete finiti nel tunnel della droga ma che siete
riusciti ad uscirne“, ha aggiunto Giorgia Meloni. “Voglio dire alle
associazioni e agli operatori di questo campo: so che è stato un percorso nel
quale spesso vi siete sentiti soli, da domani non lo sarete più” ha
concluso la premier.
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