Un ciclo di tre
incontri, promossi a Cesena dal Campo della stella e dal Crocevia, guidati dal
professor Leonardo Lugaresi, per approfondire “La missione della Chiesa negli
Atti degli apostoli”
«Erano perseveranti nell'insegnamento
degli apostoli e nella comunione, nella frazione del pane e nelle preghiere. In
ogni persona c'era timore, molti prodigi e segni avvenivano per mezzo degli
apostoli».
Il sommario che chiude il secondo capitolo degli
Atti fa da guida al primo dei tre incontri del ciclo “La missione della Chiesa negli Atti degli apostoli”, pensato per approfondire alcuni aspetti dell’intervento di Davide Prosperi all’Assemblea
dell’Associazione italiana dei centri culturali del 18 maggio scorso. Gli appuntamenti, guidati dallo studioso Leonardo
Lugaresi, vogliono offrire un contributo alla
Chiesa impegnata nel cammino sinodale ma anche ai centri culturali nati dalla
vita di Comunione e Liberazione. I tre incontri pubblici (14 ottobre, 28 ottobre e
lunedì 11 novembre 2024) hanno un duplice scopo. Il primo è di riprendere il «gusto del giudizio cristiano», con la vitale intensità e passione missionaria con
cui i primi cristiani l’hanno praticato. Il secondo è la riscoperta della tradizione alla luce delle domande che il tempo presente
pone, nella co-essenzialità dei suoi tre volti: attrattivo, del dialogo e del
giudizio culturale e martiriale.
Negli Atti, infatti, sono sinteticamente
enunciati tutti i fattori costitutivi della Chiesa. L’aiuto a «ritornare agli aspetti elementari del
cristianesimo», secondo l’invito di don Giussani, è uno degli scopi dichiarati dell’iniziativa
promossa dal Centro culturale Campo della Stella di Cesena e dall’Associazione
Italiana Centri culturali, in collaborazione col centro culturale il Crocevia.
L’incontro di lunedì scorso è stato incentrato
sull’attrattività del cristianesimo della prima
comunità. Per spiegarne la natura, il
professor Lugaresi (Associazione Patres) si è basato anche sugli altri due
“sommari” degli Atti.
«La moltitudine di coloro che avevano
creduto era un cuore e un'anima sola e neppure uno diceva proprio qualcosa di
ciò che gli apparteneva, ma tutto era comune per loro, e con grande forza gli
apostoli rendevano la testimonianza della resurrezione del Signore Gesù; una
grande grazia era su tutti loro».
La comunità cristiana viene mostrata qui
in tutta la sua diversità. In un mondo in cui
la miseria è considerata quasi un fenomeno naturale, c’è un luogo in cui
nessuno muore di fame perché chi possiede qualcosa mette in comune le proprie ricchezze. A questa convenienza il terzo sommario aggiunge
un altro aspetto della "vita buona" della prima comunità: essere un
luogo dove si guarisce dalle malattie. In questa prospettiva, commenta
Lugaresi, «la missione non è tanto un andare verso, un agire per, quanto piuttosto
un vivere e mostrare».
Gli Atti vengono così proposti come un aiuto
fondamentale a noi cristiani di oggi. «Atti è precisamente il testo sacro – ispirato da Dio allo stesso modo dei vangeli –
che ci fa vedere la Chiesa non come un momento successivo, secondario rispetto
alla Rivelazione di Dio, un mero strumento di comunicazione di essa, ma come
sua parte integrante. È il libro che dimostra come non vi sia alcuna separazione tra "tempo di
Cristo" e "tempo della Chiesa",
perché il contenuto del messaggio neo-testamentario non è “Gesù Cristo e
basta”, ma “Gesù Cristo e la Chiesa” o meglio "Gesù Cristo nella sua vita
terrena e Gesù Cristo nella Chiesa"», chiosa Lugaresi.
Se il tempo e la storia non finiscono con la
Resurrezione - commenta infine lo stesso relatore - noi però «conosciamo il
nostro compito in essa e ciò che le conferisce il senso. Il senso della storia è infatti la testimonianza di
Gesù Cristo, fino ai confini della terra cioè fino
all'estremo limite umanamente raggiungibile. Questo è il senso della Chiesa e
la sua missione. Questo, il senso della nostra vita». I prossimi due incontri
saranno dedicati al "giudizio" (28
ottobre) e alla "dimensione martiriale del cristianesimo"
(11 novembre) ed è possibile
seguirli anche in streaming sul canale
Youtube del Centro culturale Campo della Stella.
Roberto Gabellini18.10.2024Associazione Italiana Centri Culturali
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