martedì 24 dicembre 2019

TOLOSA: INTERROTTO PRESEPE VIVENTE AL GRIDO DI "STOP AI FASCISTI"



Tanto tuonò che piovve. Accade in Francia, precisamente a Tolosa, dove un gruppo di circa cinquanta soggetti ha interrotto un presepe vivente dei bambini al grido di: «Stop ai fascisti».
Sabato scorso alle 16 in place Saint-Georges i bambini si erano dati appuntamento per la rappresentazione guidati dall’associazione Vivre Noël, il tutto avrebbe dovuto svolgersi fino alle 18 con l’accompagnamento di diversi cori. Ma il gruppo di soggetti di cui sopra hanno cominciato a inveire contro i «fascisti» e gli «sbirri».
Le urla hanno spaventato i piccoli figuranti, mentre questi signori autodefinitosi «anticapitalisti» volevano proprio che la rappresentazione si interrompesse. E hanno raggiunto il loro risultato, perché pastorelli e pecorelle hanno abbandonato il campo o almeno gli è stato fatto abbandonare senza che loro capissero bene il perché.
Mai si era arrivati all’intimidazione fisica, con cui gli autoproclamatisi antifascisti, con metodi da perfetti fascisti, hanno minacciato non solo bambini, ma anche i giornalisti e i fotografi.
l’arcivescovo di Tolosa, monsignor Robert Le Gall, è intervenuto:” Mi dispiace che il semplice ricordo della nascita di Gesù e dei valori che trasmette non sia più rispettato nel nostro paese e susciti anche degli atti di violenza verbale e fisica da parte di quelli che si erigono come difensori della libertà».
Al momento in Francia non c’è stata nessuna reazione, anche se in piazza ad essere insultati c’erano dei bambini delle scuole elementari che ancora non hanno studiato cosa sia il fascismo, e che certamente non sanno cosa sia.
Ma anche in Italia, tra i molti karaoke di Bella ciao (anche in chiesa, al termine della Messa) e le piazze con sardine, si fa presto a dire «fascista» a questo e a quella.
Un po’ come Peppone nel film Don Camillo monsignore… ma non troppo, quando sonnecchiante al Senato si sveglia nel bel mezzo di una scaramuccia tra parlamentari e scatta subito con la parola d’ordine, sempre valida indipendentemente dal merito del contendere: «Fassisti



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