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anche se arriveranno con carta e
penna
e avranno l’aspetto serio e pulito dei chierici
da questo segno li riconoscerete
dalla rovina e dal buio che portano
da masse di uomini devoti al nulla..”
………………………………………………
da questa rovina silenziosa
dalla vita considerata una pozza di fango,
da un cuore spezzato nel seno del mondo,
dal desiderio che si spegne nel mondo;
dall’onta scesa su un Dio e sull’uomo,
dalla morte e dalla vita rese un nulla,
riconoscerete gli antichi barbari,
saprete che i barbari sono tornati.
e avranno l’aspetto serio e pulito dei chierici
da questo segno li riconoscerete
dalla rovina e dal buio che portano
da masse di uomini devoti al nulla..”
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da questa rovina silenziosa
dalla vita considerata una pozza di fango,
da un cuore spezzato nel seno del mondo,
dal desiderio che si spegne nel mondo;
dall’onta scesa su un Dio e sull’uomo,
dalla morte e dalla vita rese un nulla,
riconoscerete gli antichi barbari,
saprete che i barbari sono tornati.
Quando Chesterton dice che la caratteristica di questi uomini è essere devoti al Nulla, in fondo dice che per questi uomini non c’è nessun senso che si offra dentro al quotidiano lavoro dell’uomo, nell’amarsi di un uomo e una donna, nelle grandi esperienze della vita. Che cosa ne è allora dell’uomo? Che vive senza sapere perché vive, che esercita la sua libertà senza sapere perché è libero, che lavora senza sapere perché lavora, e alla fine muore senza sapere perché muore. Questo è l’uomo di oggi, che Benedetto XVI descrive ogni giorno nei suo in interventi, cercando di prendersene cura.
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