150mila euro della Regione Friuli al film su Eluana.
"LA BELLA ADDORMENTATA"
«Siamo indignati», protesta Giancarlo Pivetta, di Pordenone, papà di Alex,
in stato vegetativo persistente. «I politici dovranno rendere conto dei soldi
buttati in questo modo», incalza Nadia Scotti, di Gorizia, presidente
dell’associazione “Oltre per rivivere”. A suscitare la loro collera è la
decisione della “Film commission” del Friuli Venezia Giulia di concedere il
massimo dei finanziamenti disponibili, 150 mila euro, al film di Marco
Bellocchio La bella addormentata, ispirato alla storia di Eluana Englaro,
portata a morire a “La Quiete” di Udine, ormai più di tre anni fa.
Il provvedimento è definitivo, non passerà al vaglio della Giunta
regionale. In questo la Commissione di fatto bypassa l’ordine del giorno
bipartisan del Consiglio regionale, votato il 20 dicembre scorso, che impegnava
espressamente la Giunta a non concedere alcun finanziamento al film «al fine
esclusivo di non strumentalizzare una drammatica vicenda umana, il cui epilogo
ha profondamente scosso e diviso l’opinione pubblica nazionale e regionale»,
come spiega Edoardo Sasco, capogruppo Udc in Consiglio. Trattandosi di una
direttiva, la Giunta e per essa l’Assessore competente, quello delle Attività
produttive, la leghista Federica Seganti, avrebbe dovuto sospendere
momentaneamente i finanziamenti alla Film commission, per dar luogo alle
modifiche di legge e di regolamento. Questo non è avvenuto e, di conseguenza,
in via amministrativa si è ritenuto di concedere il contributo.
Amarezza, anzi, diciamolo pure, rabbia da parte delle 120 famiglie che in
Friuli Venezia Giulia condividono la quotidianità con un congiunto in stato
vegetativo. «Ci sono persone in stato vegetativo (e non) che non riescono
nemmeno ad avere dalle istituzioni gli ausili che servono per vivere
dignitosamente la propria condizione – rileva Pivetta – ma i soldi per
finanziare un film sulla morte si trovano». La scelta della Film commission è
avvenuta su parametri che hanno preso in considerazione il valore artistico
dell’opera e la promozione dell’immagine del Friuli Venezia Giulia a fini
turistici.
La signora Scotti ironizza. «Pensavo, da rappresentante di 120 famiglie e
da madre di un figlio in stato vegetativo persistente, che sarebbe stata data
priorità alla sanità, in un momento di crisi come questo, e di conseguenti tagli
al welfare». Pietro Fontanini, segretario regionale della Lega Nord, partito
che fa parte della maggioranza, assicura che raccoglierà la loro voce e la
rilancerà come ipoteca sulle prossime decisioni della giunta regionale.
Altrettanto farà l’Udc, che pure fa parte dell’alleanza di governo. Il
segretario regionale Leonardo Zappalà ricorda che la decisione della Film
commission disattende anzitutto il desiderio delle associazioni dei familiari
che «avevano chiesto di destinare la somma alla realizzazione di iniziative di
assistenza a favore dei pazienti in stato vegetativo e che si vedono
mortificate nella loro quotidiana lotta per il riconoscimento di elementari
diritti».
L’eventuale
finanziamento costituirebbe inoltre «un ulteriore negativo esempio di disinvolto
uso del pubblico denaro a fini ideologici», in un momento in cui il Paese e la
regione stessa sono chiamati a fare enormi sacrifici. Non solo la scelta
«offende» il consiglio regionale che, a larga maggioranza, si era opposto al
progetto di finanziamento, «dimostrando il prevalere della burocrazia sulla
rappresentanza democratica». La natura ideologica della scelta traspare anche
nella decisione di concedere il massimo finanziamento possibile e di utilizzare
una sorta di corsia preferenziale per il progetto, scavalcando di fatto altri
richiedenti.
di Francesco Dal Mas
Tratto da Avvenire del 7 maggio 2012
Nessun commento:
Posta un commento