IL CATTIVO GOVERNO |
Il caso Anm-Ingroia è solo l’ultima delle parodie della giustizia italiana.
Di pm in cerca di “sovraesposizione”, “consenso di piazza” e “contenuti
politici”, secondo le parole usate dal presidente dell’Anm, è piena la cronaca
di questo ventennio. Grazie alla celebrità raggiunta con le loro inchieste, una
fila di magistrati sono diventati parlamentari, amministratori, sindaci. Hanno
fatto un partito, un giornale, una casa editrice. Agiscono da suggeritori e
body guard dei loro mentori a mezzo politico, stampa e televisivo. Altri, in
attesa di diventare anch’essi famosi e salire ad alti scranni, amministrano le
leggi spesso ponendosi al di sopra della Legge ed esercitando l’azione penale
con discrezionalità, sense of rumors e carriere unificate a quelle di alcuni
giornalisti, essendosi formati – certuni magistrati – alla scuola degli
specialisti in carcerazione preventiva, aggiramento del segreto istruttorio,
propalazione di intercettazioni. Se ci fosse altro, lo sapremo a tempo debito.
Lo sapremo quando una commissione d’inchiesta si formerà in Parlamento.
All’indomani dell’elezione del nuovo Parlamento. Essendo questo Parlamento
sotto schiaffo mediatico-giudiziario.
Intanto, dopo che da diciassette anni denunciamo che questa Giustizia ha spezzato le reni al paese e dato
disdoro a una magistratura che meriterebbe ben altro, aggiungiamo al nostro
civile combattimento questo appuntamento a cui ogni lettore di Tempi e
cittadino assennato avrà cura di partecipare. Titolo: “Aspettando Giustizia”.
Intervengono: Mario Mori, generale dei Carabinieri; Ottaviano Del Turco,
sindacalista e politico, già membro della direzione nazionale del Pd; Matteo
Brigandì, avvocato e politico della Lega Nord; Renato Farina, scrittore e
deputato Pdl; Lodovico Festa, editorialista e commentatore politico; Luigi
Amicone, direttore di Tempi.
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