LA TIPOLOGIA DEI "CATTOLICI ADULTI"
Benedetto XVI ha detto nei loro confronti una
parola definitiva nell'omelia dei vespri della vigilia della festa dei santi
Pietro e Paolo del 2009:
"La parola 'fede adulta' negli ultimi decenni è diventata uno slogan
diffuso. Lo si intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più
ascolto alla Chiesa e ai suoi pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol
credere e non credere – una fede 'fai da te', quindi. E lo si presenta come
'coraggio' di esprimersi contro il magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia,
non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del
pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della
Chiesa, anche se questa contraddice lo schema del mondo contemporaneo.
"È questo non-conformismo della fede che Paolo chiama una 'fede adulta'.
Qualifica invece come infantile il correre dietro ai venti e alle correnti del
tempo.
"Così fa parte della fede adulta, ad esempio, impegnarsi per
l’inviolabilità della vita umana fin dal primo momento, opponendosi con ciò
radicalmente al principio della violenza, proprio anche nella difesa delle
creature umane più inermi. Fa parte della fede adulta riconoscere il matrimonio
tra un uomo e una donna per tutta la vita come ordinamento del Creatore,
ristabilito nuovamente da Cristo.
"La fede adulta non si lascia trasportare qua e là da qualsiasi corrente.
Essa s’oppone ai venti della moda. Sa che questi venti non sono il soffio dello
Spirito Santo; sa che lo Spirito di Dio s’esprime e si manifesta nella
comunione con Gesù Cristo".
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