Nelle grandi composizioni sulla Passione di Johann Sebastian Bach, che ogni anno ascoltiamo durante la Settimana Santa con emozione sempre nuova, il terribile avvenimento del Venerdì Santo è immerso in una trasfigurata e trasfigurante bellezza. Certo, queste Passioni non parlano della Risurrezione - si concludono con la sepoltura di Gesù -, ma nella loro limpida solennità vivono della certezza del giorno di Pasqua, della certezza della speranza che non svanisce nemmeno nella notte della morte. (J. Ratzinger)
"Wir setzen uns mit Tränen nieder
Und rufen dir im Grabe zu:
Ruhe sanfte, sanfte ruh!
Ruht, ihr ausgesognen Glieder! Euer
Grab und Leichenstein
Soll dem ängstlichen Gewissen
Ein bequemes Ruhekissen
Und der Seelen Ruhstatt sein.
Höchst
vergnügt schlummern da die
Augen ein."
" Piangendo ci prostriamo
davanti al
tuo sepolcro per dirti:
riposa,
riposa dolcemente!
Riposa le
membra affrante!
La vostra
tomba e la sua lapide,
saranno un
comodo letto per le angustiate coscienze
e luogo di
riposo per le anime!
Felici sono
i tuoi occhi che alla fine
Si chiudono"
Concert - 28 March 2010, Kölner Philharmonie
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Matthäus-Passion BWV244
Choir and Orchestra of Collegium Vocale Ghent
Durecció musical: Philippe Herreweghe
Núm. 78 Wir setzen uns mit Tránen nieder
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Matthäus-Passion BWV244
Choir and Orchestra of Collegium Vocale Ghent
Durecció musical: Philippe Herreweghe
Núm. 78 Wir setzen uns mit Tránen nieder
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