La carità senza verità sarebbe
cieca;
la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna”
(…) Non dovremmo rimanere fanciulli
nella fede, in stato di minorità. E in che cosa consiste l’essere fanciulli
nella fede? Risponde San Paolo: significa essere “sballottati dalle onde e
portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina…” (Ef 4, 14). Una descrizione molto attuale!
Caravaggio, Incredulità di San Tommaso |
Quanti venti di dottrina abbiamo
conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode
del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di
rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al
liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo
radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al
sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto
dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre
nell’errore (cf Ef 4,
14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso
etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi
portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico
atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura
del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come
ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.
Noi, invece, abbiamo un’altra
misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo.
“Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta
e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É
quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per
discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo
maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede
- solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre
a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono
come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella
carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo,
coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche
nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe
cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1).
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