"Dalla disgregazione dei corpi intermedi nasce l'uomo
solo, consumatore e suddito perfetto"
Il primo a parlarne in termini di
“rivoluzione antropologica” fu Benedetto XVI, in occasione del discorso d’auguri
natalizi alla Curia romana, nel 2012. Da allora, il livello d’attenzione di
uomini di Chiesa intorno al gender e alla rivoluzione antropologica ad
esso soggiacente si è alzato proporzionalmente al diffondersi di tale
ideologia, nei gangli così come negli anfratti più nascosti della società. Papa
Francesco stesso ha più volte evocato la questione.
INTERVISTA A FEDERICO IADICICCO, ECONOMISTA ED ESPONENTE DI PROVITA
Da cosa sarebbe testimoniato l’appoggio del potere
finanziario all’ideologia gender?
Sicuramente ed inequivocabilmente dai cospicui
finanziamenti che ricevono periodicamente le associazioni Lgbt da parte delle
principali multinazionali e ong mondiali: Apple, Coca Cola, Open Society di
George Soros, MacArthur Foundation, Fondazione Ford, Goldman Foundation,
Rockefeller Foundation, Kodak, American Airlines, Pepsi, Nike, Motorola solo
per fare alcuni esempi. Desta sospetto anche la particolare attenzione che gli
organismi sovranazionali pongono nei confronti della promozione dell’ideologia
di gender verso le scelte legislative nazionali. Basti pensare che
l’Organizzazione mondiale della sanità trova il tempo per dettare agli Stati le
linee guida sull'educazione sessuale dei bambini invece di occuparsi di
problemi reali.
E. MUNCH, Sera sul viale Karl Johan |
Ma in che modo il gender ed il riconoscimento dei
matrimoni omosessuali favorirebbero queste multinazionali?
L’involuzione del sistema economico mondiale ha
prodotto la concentrazione del capitale nelle mani di pochissimi che
prediligono la speculazione finanziaria e lo sfruttamento della manodopera a
basso costo tramite le delocalizzazioni piuttosto che investire ed
intraprendere al fine di accrescere la ricchezza comune. Questi pochi hanno
ormai una capacità finanziaria così grande da poter determinare ed influenzare
le scelte politiche. Il potere politico subisce l’influenza di questi potentati
economico-finanziari ed ha ormai perso la sua autonomia decisionale. Questi poteri puntano ora alla disgregazione
di tutti i corpi intermedi, distruggendo i legami comunitari e relazionali con
il chiaro obiettivo di ampliare il loro potere rendendo l’uomo sempre più solo
ed incapace di relazioni.
Distruggere
la famiglia significa rendere l’uomo solo, consumatore e suddito perfetto,
consuma compulsivamente al fine di colmare la sua solitudine e non è più in
grado di intessere relazioni sociali e comunitarie che possano creare una
insidia alla gigantesca industria che ci governa. La prospettiva però più
pericolosa, il vero salto di qualità per questi poteri finanziari avviene con la pratica dell’utero in affitto: quando
l’uomo non saprà più chi sono sua madre e suo padre, quando avranno
distrutto anche i legami genitoriali e con essi la nostra stessa identità, solo
allora il loro disegno sarà compiuto.
Dando uno sguardo alle
legislazioni dei maggiori Paesi occidentali, ritiene che le istanze del potere
finanziario riguardo il gender trovino un riscontro?
In tutte le Nazioni
del cosiddetto Occidente sono promosse leggi contro la famiglia: una legge
contro l’“omofobia” per mettere il bavaglio a chi la pensa in altro modo, una
legge sulla diffusione della teoria del gender nelle scuole per
strumentalizzare i nostri bambini, un intervento per abbreviare e semplificare
i tempi e modi del divorzio che diviene una banale pratica da studio legale ed
infine una legge che introduca il matrimonio e le adozioni omosessuali. Una
vera e propria agenda dettata dagli organismi sovranazionali eterodiretti dalle
oligarchie finanziarie volta alla disgregazione della comunità prima e
fondativa della società.
Crede leggi contro l’omofobia siano non l’effetto di un’esigenza sociale bensì uno strumento giuridico
in mano a queste lobby finanziarie?
Certamente c'è una
strategia che si preoccupa di far tacere coloro che si professano contrari al
riconoscimento dei matrimoni e delle adozioni gay tacciandoli di “omofobia”,
introducendo così un assurdo reato di opinione con il chiaro intento di
eliminare il dissenso. Rientra nello schema
legislativo contro la famiglia di cui parlavo prima; è infatti dimostrato da
accurate ricerche statistiche come ad esempio in Italia non esista alcuna
emergenza omofobica. Secondo il Pew Research Center ci posizioniamo all'ottavo
posto come Paese più gay-friendly al mondo, davanti anche agli
Stati Uniti campioni dei diritti civili.
Secondo Lei c’è differenza tra destra e sinistra
“istituzionali” su questi temi o crede che, a parte qualche personale obiezione
di coscienza all’indifferentismo sessuale, l’appoggio al gender sia ormai
trasversale?
Sul piano internazionale esiste una capacità dei
poteri finanziari e delle lobby Lgbt di incidere a livello trasversale
indipendentemente dalle appartenenze politiche. Tuttavia non si può trascurare
il fatto che la sinistra del XXI secolo abbia aderito ideologicamente alle
istanze del laicismo e delle cultura individualista. Il genderismo sta alla sinistra di oggi come il
marxismo stava alla sinistra di ieri.
(29 Settembre 2015) © Innovative
Media Inc.
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