LE ELEZIONI REGIONALI IL 26 GENNAIO 2020
Probabilmente fra i
milioni di italiani che aspettano con ansia la caduta del governicchio Conte
spicca il povero presidente dell'Emilia-Romagna Bonaccini.
Impegnatissimo in una campagna elettorale che per la prima
volta in questa regione non ha un esito scontato, ha subìto un colpo durissimo
dalla decisione del "suo" governo di inventarsi la cosiddetta "plastic
tax".
Questo nuovo
balzello, infatti, colpirà in modo durissimo un settore particolarmente forte
in Emilia-Romagna, con probabili effetti negativi sia sul PIL sia sui
livelli occupazionali. Siamo di fronte dunque ad un tipico esempio di fuoco
amico, contro cui Bonaccini ha reagito durissimamente, sparando a palle
incatenate contro questa brillante idea del suo compagno di partito Gualtieri,
che sta insidiando a Visco il titolo di "Dracula delle tasse".
La reazione del presidente emiliano-romagnolo non poteva non
trovare l'attenzione del governo amico, ma ho la sensazione che la toppa
pensata sia peggiore del buco.
Sembra, infatti, che la soluzione a cui sta
pensando il governicchio sia quella non di soprassedere, ma solo di posticipare
l'entrata in vigore della plastic tax a luglio, una volta concluse le elezioni
regionali.
Dal momento che tutti sanno che il governicchio-Conte non
può sopravvivere alla eventuale perdita dell'Emilia-Romagna, credo ci sia un
motivo in più per auspicare la sconfitta di Bonaccini, aprendo la strada a
nuove elezioni o, quantomeno, ad un Governo meno raffazzonato, inconcludente e
pericoloso dell'attuale (basti pensare al pasticciaccio ILVA).
È una grande occasione per prendere tre piccioni con una
fava:
liberare l'Emilia-Romagna dalla opprimente egemonia della sinistra,
risparmiare
al nostro Paese i terribili danni che il governicchio-Conte sta provocando,
evitare una tassa che metterebbe in ginocchio un importantissimo comparto del
nostro sistema produttivo.
Romano Colozzi
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