venerdì 25 giugno 2021

LA FALSA COSCIENZA DEI “DIRITTI DEGLI ALTRI”


La Chiesa esiste “per il mondo”, cioè per la sua salvezza attraverso la consegna a Cristo, unico salvatore. Ciò che la chiesa chiede per sé, in primis la libertà, lo chiede per tutti. Sempre.


Simon Bening 1550 circa
Villagers on their way to  Church

Oggi lo fa richiamando al rispetto dei diritti che i Patti Lateranensi le garantiscono e che lo stato italiano, per norma costituzionale, non può modificare unilateralmente; e lo fa perché vi è costretta dalla stolta prepotenza di una vasta e variegata corrente politica che vuole imporre a tutti i costi al popolo italiano una legge liberticida e palesemente contraria alla costituzione repubblicana. Ma nel proteggere i suoi diritti, difende la libertà di tutti. Come sempre è stato nella storia: la libertas ecclesiae è il cuore di ogni altra libertà.

La prevedibile canea di questi giorni farà di tutto per occultare questa verità. Teniamola bene a mente almeno noi. Purtroppo al giorno d'oggi troppi cristiani si sentono in imbarazzo, per non dire che si vergognano, nel difendere i propri diritti. Si è infiltrata, nella coscienza ecclesiale, la falsa idea che sia “poco cristiano” lottare per la preservazione del proprio spazio di libertà, come se si trattasse di un atteggiamento “egoistico”. Questa falsa coscienza è probabilmente una delle cause della debole reazione dei cristiani ancora (relativamente) liberi in favore dei loro fratelli perseguitati. Ad alcuni, qui da noi, sembra infatti “più cristiano” darsi da fare per i diritti “degli altri”. Alla base di questo equivoco, c'è uno spaventoso deficit di autocoscienza: come se la chiesa e ogni singolo cristiano esistessero “per sé”. La chiesa, quindi anche ognuno di noi in quanto suo membro, esiste “per il mondo”, cioè per la sua salvezza attraverso la consegna a Cristo, unico salvatore. Ciò che la chiesa chiede per sé, in primis la libertà, lo chiede per tutti. Sempre.

LEONARDO LUGARESI

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