mercoledì 30 giugno 2021

L’ULTIMO HIGHLANDER

 Parola di Conte: “Non riesco a impegnarmi in un progetto nel quale non credo” ! Proprio lui che è passato dalla Lega al Pd senza battere ciglio.



“Faccio tutto per amore del Movimento, anche essere duro”, preambolo di una lunga lista di luoghi comuni tipo “ci vuole coraggio” e occorre “uno slancio innovatore” e ovviamente “trasparenza”. Poi banalità, tipo è un momento difficile, ci vuole una riforma che diminuisca la pressione fiscale sulle famiglie, occorre tagliare la burocrazia, modernizzare il paese, evitare che i benefici siano per la solita élite, con l’aggiunta di una dose di sentimentalismo immancabile per ringraziare Vito (Crimi). E l’ultima geniale intuizione: “non è sufficiente imbiancare una casa che ha bisogno di una profonda ristrutturazione”.  

Il prestanome arrivato al governo con un colpo di fortuna, il conciliatore, il super partes, lo psicoterapeuta della coppia Salvini Di Maio, il mediatore perfetto si è convinto di essere uno statista. Mentre Grillo, nel bene e purtroppo  soprattutto nel male, è stato anche geniale, Conte rimane un copiatore di bozze.

Ne resterà uno solo. E così sia!

Nessun commento:

Posta un commento