In un supermarket di Milano anche un gruppo parrocchiale della Chiesa ortodossa partecipa domani alla raccolta del cibo per chi ha bisogno. E nel carcere minorile di Catania i detenuti offriranno la loro spesa: i volontari della Colletta saranno in pettorina arancione. Fulvio Fulvi per Avvenire.
«Quest' anno, con la Colletta alimentare, la solidarietà diventa un gesto di pace concreto. Domani a Milano, in un supermercato di via Monti, anche la comunità ortodossa parteciperà, con una ventina di persone, alla raccolta di prodotti destinati ai più bisognosi. Ucraini, moldavi, russi, saranno fianco a fianco per testimoniare che la pacifica convivenza è possibile e che la guerra è un'offesa alla dignità dell'uomo. Il gruppo sarà guidato da padre Ambrogio Makar, archimandrita del Patriarcato di Mosca, nato nel Donbass e parroco della chiesa di San Vito al Pasquirolo, zona San Babila. «Preghiamo insieme tutti i giorni, russi e ucraini, perché questo è l'unico modo per alleviare la nostra sofferenza e far crescere in tutti la speranza, e la Colletta alimentare è un'occasione ulteriore per dire che il nostro futuro deve essere insieme, due popoli in pace» afferma il sacerdote ortodosso. «Papa Francesco ha detto che viviamo una carestia di pace, una pace di cui abbiamo tanto bisogno, che si costruisce artigianalmente attraverso la condivisione - sottolinea Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare, che organizza l'iniziativa - e la partecipazione di russi e ucraini alla Colletta è un gesto concreto che va oltre la solidarietà, è il contributo a una convivenza civile pacifica, realizzata portando aiuto a tanti che hanno bisogno».
In tutta
Italia saranno 140mila i volontari con la pettorina arancione che,
distribuiti in gruppi nei circa 11mila supermercati che hanno aderito
all'iniziativa, per tutta la giornata di domani inviteranno i clienti a comprare
prodotti a lunga conservazione da donare a chi si è rivolto a 7.600 strutture
caritative presenti sul territorio, dalle mense per i poveri alle comunità per
i minori, dai banchi di solidarietà ai centri d'accoglienza. Come succede ormai da 26 anni,
chi vuole potrà mettere nel sacchetto fornito all'ingresso dai volontari,
verdure, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio,
omogeneizzati, latte in polvere o altri alimenti non deperibili che andranno a
integrare quello che il Banco Alimentare recupera tutti i giorni combattendo lo
spreco di cibo. «Siamo preoccupati per la situazione che stiamo
vedendo nel nostro Paese con sempre più persone e famiglie che si trovano in
povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro -
commenta Bruno - è fondamentale quindi continuare a sensibilizzare tutti coloro
che possono compiere un atto concreto di aiuto: partecipare a questa iniziativa
significa contrastare l'indifferenza e favorire la condivisione.
Dall'inizio
dell'anno ad oggi sono state 85mila in più le richieste ricevute che hanno
fatto salire a 1 milione e 750mila le persone aiutate dalla nostra Onlus».
E si ripete anche nell'edizione 2022 la colletta alimentare nelle carceri, un'esperienza che non si è fermata nemmeno durante la pandemia. In istituti di pena di Catania, Lecce, Bari, Taranto, Padova e Milano i detenuti offriranno una parte della loro spesa ai poveri, mentre a Napoli, Verona e Opera quelli autorizzati dal magistrato di sorveglianza avranno la possibilità di uscire e affiancarsi agli altri volontari nei punti vendita. «La Colletta è un gesto che arriva a tutti e i ragazzi del carcere minorile di Catania hanno dimostrato una grande sensibilità - racconta Marianna Vita, volontaria che insegna inglese nella scuola della Casa circondariale - hanno bisogno anche loro di abbracciare e di volersi bene e hanno capito quanto sia prezioso donare e donarsi. L'anno scorso, Giuseppe, uno di loro, si è presentato con due buste ricolme di brioche, cioccolate e biscotti, le uniche cose che possono ordinare i detenuti qui e ha detto: "Ecco, queste sono per chi ha più bisogno di me, io stavolta ne posso fare a meno"».
https://www.bancoalimentare.it/it/comeaiutarci
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