La risurrezione di Cristo non è il frutto di una speculazione, di un’esperienza mistica: è un avvenimento, che certamente oltrepassa la storia, ma che avviene in un momento preciso della storia e lascia in essa un’impronta indelebile (Benedetto XVI Pasqua 2011)
Giotto: La Risurrezione di Cristo, Scrovegni
Dobbiamo
saper guardare con realismo la Passione della Chiesa e la fine di una
Cristianità vecchia di 16 secoli, che abbiamo davanti agli occhi, trovando nel
Risorto la fonte di ogni speranza.
La Chiesa è eterna, ci sarà sempre un gruppo di
fedeli, sia pure sparuto, a costituirla.
Ma la Cristianità
è qualcosa di completamente diverso, si tratta di una civiltà ispirata, ordinata
e guidata dalla Chiesa: un certo modo di vivere, una visione dei confini tra il
bene e il male, un mondo coerente con tutti gli ambiti della vita. La Risurrezione
di Cristo ci invita a perseverare nella prospettiva di una Cristianità
restaurata, di una Chiesa risplendente di gloria.
Solo Dio
conosce il quando e il come, a noi è chiesto di non disertare, di non
scandalizzarci, di non avere paura, di restare fedeli alla Verità, di
dedicare ogni nostro sforzo alla causa del Regno di Dio. La nostra fedeltà sarà
premiata!
IL CROCEVIA
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