venerdì 8 dicembre 2017

CON TRUMP CAMBIA L’AMERICA E CAMBIA IL MONDO.


Il trionfo del realismo.

Con Trump cambia l’America e cambia il mondo. È il trionfo del realismo. È la presa d’atto che la pace è fiction.  Gli ultimi settant’anni con l’Onu e le tante istituzioni sovranazionali non sono stati certo anni di pace e non lo saranno neppure i prossimi. Sta solo finendo “l’insopportabile secolo decimonono” – come lo chiamava Leo Strauss –  che voleva dare un senso al mondo e ha fatto più danni di quando si riteneva la guerra un fenomeno naturale, come la pioggia o il terremoto.
Trump ha trovato uno stato delle relazioni internazionali dominato dall’anarchica e ne ha preso atto. Per Hobbes lo status delle relazioni internazionali è proprio l’anarchia, lo stato di natura.  Morgenthau, nel 1961, in Politics among Nations, scrisse che Hobbes era immorale e l’Onu poteva cambiare il mondo, ma aggiunse che, quando è in gioco l’interesse nazionale, questo ha il sopravvento sui “valori universali”. Pare abbia vinto l’inglesaccio, per il quale la prima regola degli essere umani è il proprio interesse. Dopo tanto idealismo, forse occorre un po’ di self-interest.

Si azzera Yalta e si torna a Vestfalia

Cosa sta accadendo nel mondo, quale sarà il nuovo ordine internazionale? Ci sarà una nuova Yalta tra Trump, Putin e Xi? La situazione oggi è molto diversa da quella del 1945, casomai è il reset di Yalta. Allora nascevano due grandi imperi gonfi di ideologia, quello americano e quello russo sovietico, presenti con truppe o basi militari in ogni continente, oggi l’America di Trump non crede più sia nel proprio interesse l’ordine internazionale del secondo dopoguerra.
Per questo Trump ha eliminato i trattati di libero scambio con l’Europa e il Pacifico, si è ritirato dal Trattato di Parigi sul clima, da quello sull’immigrazione delle Nazioni Unite. Ha dichiarato obsoleta la Nato e ai vari G7 e G20 ha mostrato di preferire gli incontri bilaterali con Putin e Xi Jinping. 
L’America di Trump vuole rapporti bilaterali con gli Stati e non vuole più "esportare la democrazia", imporre agli altri popoli i propri valori e il proprio way of life
L’America non si ritira dal mondo, tutt’altro: è America First. Azzera Yalta e  torna Vestfalia, che istituì il principio di sovranità degli Stati. In questo senso Trump è sovranista. Come Putin, King Donald,  vive in un altro mondo, come disse a Obama la Merkel del nuovo zar della Russia.

TRATTO DA LIST


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