APPELLO AL CAPO DELLO STATO PERCHÉ RINVII ALLE
CAMERE LA LEGGE PER INCOSTITUZIONALITÀ
A S.E. il Presidente della
Repubblica On. Prof. Avv. Sergio Mattarella
LA MOLTO DEMOCRATICA SENATRICE |
Sig. Presidente,
nel corso dei lavori relativi al disegno di legge Norme
in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento,
sul quale è arrivato il voto finale del Senato giovedì 14, il CSL-Centro
Studi Livatino, formato da magistrati, docenti universitari,
avvocati e notai, ha più volte fatto pervenire a Deputati e Senatori propri
documenti sui profili critici del provvedimento.
A sua volta,
il CDNF-Comitato Difendiamo i nostri Figli, ha accompagnato
l’iter del d.d.l. con propri interventi egualmente critici e – come il CSL – li
ha esplicitati durante le audizioni in Parlamento di propri rappresentanti,
anche con memorie scritte. Analoghe segnalazioni e approfondimenti sono stati
pubblicati dalle Associazioni firmatarie della presente lettera.
Non intendiamo riproporre alla Sua attenzione l’insieme dei
rilievi problematici già esposti all’interno e all’esterno delle sedi istituzionali
di volta in volta interessate, pur restando convinti che le norme approvate
qualche giorno fa configgono con più disposizioni della Costituzione italiana,
allorché per la prima volta introducono nell’ordinamento la disponibilità della
vita umana, parificano impropriamente idratazione e alimentazione ai
trattamenti sanitari, formalizzano per minori e incapaci una sorta di eutanasia
del non consenziente, stravolgono il profilo professionale del medico e del
personale sanitario.
Ci limitiamo
– rinviando per il resto a quanto abbiamo lasciato agli atti del Parlamento ed
essendo pronti a fornire approfondimenti su aspetti specifici – a rilevare il
pregiudizio che l’applicazione delle norme sulle cosiddette d.a.t. reca agli Istituti sanitari religiosi, o comunque
di orientamento cattolico, nel quadro dei rapporti tra la Repubblica
italiana e la Chiesa cattolica.
Il 12 giugno 2017, nel corso dell’audizione al
Senato dei rappresentanti del CSL e del CDNF, a fronte delle preoccupazioni da
costoro manifestate per l’assenza nel testo di una disciplina dell’obiezione di coscienza, ovvero di una esenzione
delle strutture sanitarie di ispirazione religiosa, la relatrice del disegno di
legge, nonché presidente della Commissione Igiene e Sanità, sen. Emilia De
Biasi ha affermato testualmente: “Il tema dell’obiezione di coscienza della
struttura noi lo abbiamo già affrontato nella prima audizione che abbiamo
fatto. In particolare, parliamo naturalmente della sanità convenzionata (…).
E quelle di carattere religioso è evidente che hanno un problema, che è un
problema che riguarda però il Concordato. E quindi non è evidentemente la sede
legislativa la sede adeguata per poter discutere di questo argomento. Nel senso
che ci sono accordi precisi fra Stati e quindi evidentemente ci si richiamerà
in eventuali ricorsi alla Corte costituzionale per sciogliere questo nodo. È
molto difficile che lo possa fare una legge”.
Chi in quel
momento veniva audito ha fatto presente che, dando per scontata l’insorgenza di
conflitti così seri da adire la Consulta, fosse il caso di prevenirli con una
differente articolazione. La replica
della presidente De Biasi è stata che nell’ipotesi di conflitti la soluzione
sarebbe stata togliere “le convenzioni” agli enti
ospedalieri d’ispirazione cattolica.
Il tutto è
consultabile sul sito Internet del Senato – all’indirizzo http://webtv.senato.it/4621?video_evento=3768,
a partire dal minuto 35.
Dunque, non
si tratta di una battuta sfuggita nel corso di un’intervista a un qualsiasi
sostenitore del disegno di legge che poi è stato approvato. Si tratta – ci
permettiamo di sottolinearlo – di una affermazione resa durante l’esame del
testo al Senato da parte della relatrice dello stesso. Già dal primo giorno di
applicazione della nuova normativa potrebbe verificarsi, in una qualsiasi delle
strutture sanitarie cattoliche esistenti in Italia, il caso di un medico che
ritenesse di non sospendere
l’alimentazione e l’idratazione somministrata con ausili, nella consapevolezza
della natura eutanasica di un atto del genere: gli sarebbe preclusa la
possibilità di obiezione, e per il suo rifiuto la struttura di riferimento
verrebbe chiamata per legge a garantire il compimento di quell’atto. Secondo i
lavori preparatori, per esplicita
affermazione della relatrice al Senato, se l’ospedale nel quale il medico fosse
incardinato condividesse la valutazione di quel medico, andrebbe revocata la
convenzione, e quindi quel centro perderebbe l’accreditamento. E’ superfluo sottolineare
proprio a Lei, Sig. Presidente, che della Costituzione è il primo garante, che
una simile conclusione si pone in contrasto con l’articolo 7 della Carta, e con
gli Accordi concordatari che quella norma recepisce.
Per questo sottoponiamo alla Sua prudente valutazione l’ipotesi di
rinviare il testo alle Camere con messaggio motivato, al fine di ottenere
chiarezza su un punto così delicato. Lo ripetiamo: numerosi altri articoli e commi destano motivate riserve di
compatibilità con la Costituzione, ma questo ha ricevuto l’espresso e
inequivoco avallo della relatrice al Senato, ponendosi in evidente e diretto
contrasto con la disciplina delle relazioni fra Repubblica italiana e Chiesa
cattolica. Ribadiamo di essere a Sua disposizione, qualora Ella ritenga di
acquisire ulteriori elementi, per approfondire la questione prospettata con un
testo più ampio, ovvero – se volesse concederci l’opportunità e l’onore – per
illustrarli a voce.
Con ogni ossequio
Prof. avv. Mauro Ronco
Presidente del Centro studi Livatino
Presidente del Centro studi Livatino
Prof. Massimo Gandolfini
Presidente del Comitato Difendiamo i nostri Figli
Presidente del Comitato Difendiamo i nostri Figli
Mons. Massimo Angelelli
Responsabile Ufficio Pastorale Sanitaria della CEI
Responsabile Ufficio Pastorale Sanitaria della CEI
Padre Virginio Bebber
Presidente Nazionale A.R.I.S.- Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari
Presidente Nazionale A.R.I.S.- Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari
Prof. Filippo Boscia
Presidente nazionale A.M.C.I.-Associazione Italiana Medici Cattolici
Presidente nazionale A.M.C.I.-Associazione Italiana Medici Cattolici
Prof. Aldo Bova
Presidente Nazionale Forum Associazioni Sanitarie Cattoliche
Presidente Nazionale Forum Associazioni Sanitarie Cattoliche
Prof. Francesco Bellino
Presidente S.I.B.C.E. -Società Italiana Bioetica e Comitati Etici
Presidente S.I.B.C.E. -Società Italiana Bioetica e Comitati Etici
Roma, 18
dicembre 2017
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