giovedì 18 gennaio 2018

C’E’ UNA QUESTIONE MORALE NELLA CHIESA?


LEONARDO LUGARESI

Sembra a molti che la crisi della chiesa sia di natura morale, o quantomeno che lo sia il problema principale che la chiesa deve oggi affrontare. Davanti a noi cattolici  ci sarebbe dunque soprattutto una “questione morale”, da affrontare in un duplice senso: a) come scandalo provocato dalla immoralità dei membri della chiesa; b) come crisi della sola dottrina morale sin qui professata dalla chiesa, che si rivelerebbe ormai palesemente inadeguata alle esigenze degli uomini contemporanei e quindi infedele al suo stesso principio fondamentale, identificato con la misericordia.
Non credo che sia così.
Giovanni di Balduccio da Pisa, l'Arca di Pietro, Sant'Eustorgio (Mi)
Credo che abbiano ragione coloro che sostengono che la crisi attuale sia una crisi di fede. Ciò significa che non sono primariamente le virtù cardinali a mancarci, ma le teologali. Le virtù cardinali - prudenza, giustizia, fortezza e temperanza - ci mancano in quanto siamo deboli nella fede, nella speranza e nella carità. E non è solo la teologia morale a vacillare, bensì la dogmatica. L'emergenza di tutto questo si sperimenta nella liturgia.
Credo perciò che la diagnosi con cui confrontarci rimanga quella formulata più di venti anni fa dall'allora cardinale Joseph Ratzinger (e a cui purtroppo non è seguita finora una corrispondente terapia): «Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita “etsi Deus non daretur”: come se in essa non importasse più se Dio c'è e ci parla e ci ascolta. Ma se nella liturgia non appare più la comunione della fede, l'unità universale della Chiesa e della sua storia, il mistero del Cristo vivente, dov'è che la Chiesa appare ancora nella sua sostanza spirituale?» [J.Ratzinger, La mia vita: ricordi 1927-1977, Cinisello Balsamo: San Paolo, 1997, p.113].


Nessun commento:

Posta un commento