LA SCUOLA CUSTODE DELLA NOSTRA
STORIA , DELLA NOSTRA CULTURA, DELLE NOSTRE TRADIZIONI E DELLA NOSTRA IDENTITÀ
10 dicembre 2018, Camera dei
Deputati
Ringrazio per avermi offerto
l'occasione di esprimermi su una tematica che sento particolarmente cara. Sono
a conoscenza delle iniziative assunte da alcuni dirigenti scolastici e docenti
che hanno deciso di rimuovere il presepe dalle scuole e di censurare
alcuni canti natalizi trascurando alcune tradizioni condivise che
fanno parte del bagaglio affettivo degli studenti, anche in tenera età, e delle
loro famiglie.
Sono consapevole che tali
iniziative hanno ferito la sensibilità di tutti suscitando la disapprovazione
non solo dei cattolici ma anche di alcuni rappresentanti delle comunità
islamiche che hanno dichiarato di non disapprovare la celebrazione del Natale
nelle scuole.
Pochi giorni fa come cittadino
e come ministro ho già avuto occasione di ribadire la mia profonda convinzione
ovvero che i simboli della tradizione cattolica, come i presepi e i canti
natalizi, fanno parte della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre
tradizioni e soprattutto fanno parte della nostra identità!
Ritengo inoltre che la comunità
scolastica non possa essere avulsa dalla società, ma che costituisca un luogo
di elezione per la crescita anche interiore degli studenti e debba
necessariamente tenere conto del contesto culturale e sociale nel quale gli
stessi vivono non rinunciando ad alcune ritualità condivise costitutive della
comunità stessa.
La scuola quindi in un'ottica
di vera inclusione, realizzata anche attraverso la condivisione dei singoli
costitutivi della storia e della cultura di questo paese può valorizzare le
nostre tradizioni.
E’ noto come le lezioni durante
il periodo delle festività natalizie siano sospese proprio in virtù della
matrice cattolica di tale ricorrenza.
Essere inclusi significa condividere, comprendere la cultura del paese in
cui si vive anche attraverso le tradizioni.
In conclusione l'impegno che
assumo come Ministro dell'Istruzione è vigilare affinché la scuola possa
rappresentare il luogo in cui sono valorizzate e non messe da parte le più alte
espressioni dei valori fondanti della nostra cultura come la celebrazione
del Santo Natale.
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