Mettere i presidenti degli Stati Uniti in stato d’accusa serve a qualcosa?
La storia passata e presente suggerisce di no. Bill Clinton, accusato di aver mentito e di aver abusato del suo potere, se la cavò senza problemi. Donald Trump ne è uscito indenne all’inizio del 2020 e ieri è stato assolto di nuovo, nonostante l’ardore focoso dei DEM e l’appoggio dei media. Paradossalmente l’impeachment è servito al suo scopo solo quando non è stato usato ma solo minacciato: nel 1974 Richard Nixon si dimise prima che la camera lo incriminasse. Che senso ha pretendere che siano i partiti a decidere sull’impeachment? E anche in Italia ricordate il giovane Di Maio quando parlava di impeachment Vs Mattarella?
Cosa resta di questa buffonata? Due cose.
PRIMA: l’odio dei DEM, soprattutto delle donne DEM (Nancy Pelosi, Kamala Harris, Elizabeth Warren, Alexandria Ocasio-Cortez, ecc), contro i Repubblicani e il loro leader aggredito fin dal primo giorno, il 20 gennaio 1917, quando la Pelosi stracciò in diretta TV il discorso alle Camere che Trump stava pronunciando.
SECONDA: Biden non voleva l’impeachment, che era contro gli interessi di tutti, ma non ha saputo resistere alle pressioni della sinistra estrema del partito. Conclusione: Biden è l’immagine rassicurante ma impotente di un partito in mano a quegli estremisti che gli hanno fatto vincere la partita contro Trump e ai quali deve tutto. Tempi durissimi per un’America sempre più divisa e dominata dagli estremisti di entrambe le parti.
E, a proposito, se volete avere un’idea più chiara di come sono andate le elezioni leggete quest’articolo: “La storia segreta della campagna ombra che ha salvato le elezioni 2020“.
Si parla di elezioni americane, E LA TESTATA NON È L’ECO DEL NEBRASKA, È LA PRESTIGIOSA RIVISTA TIME.
Sostanzialmente, è una vanteria, che afferma chiaramente quello che tanti avevano capito o sospettato da un pezzo, cioè che c’è stato un “complotto” (parole loro) per assicurarsi che Trump non potesse vincere le elezioni. A fin di bene, ovviamente. Quel cattivone, lasciato a se stesso, avrebbe distrutto la democrazia. Loro, invece, essendo i migliori, come credono di esserlo tutti i DEM del mondo, pretendono di averla salvata. Perché, scrivono, se non avessero fatto qualcosa, “In a way, Trump was right”.
E l’articolo conclude: “Democracy won in the end. The will of the people prevailed. But it’s crazy, in retrospect, that this is what it took to put on an election in the United States of America”.
Senza pudore, perchè sanno che l’hanno fatto per la democrazia. Come quelli che ti ammazzano per il tuo stesso bene. Per un pelo non è stato un disastro, asseriscono. Loro l’hanno evitato.
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FEBRUARY 4, 2021 5:40 AM EST
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