mercoledì 30 marzo 2022

L'UOMO PIU' PERICOLOSO DEL MONDO

LEONARDO LUGARESI  

In questo preciso momento l'uomo più pericoloso del pianeta non è più Valdimir Putin, che il suo “grande male” l'ha già compiuto e per questo farà i conti con Dio. (Dio è infinitamente giusto, e Suo Figlio, che lo conosce bene, una volta lo ha paragonato, in un passo del vangelo che noi non amiamo ricordare, ad un uomo duro, “che miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso”).


A me pare che, in questo preciso momento, l'uomo più pericoloso del pianeta sia Joe Biden che, con le sue irresponsabili dichiarazioni, non fa che incrementare il conflitto in corso, rischiando di farlo deflagrare in una guerra mondiale.

Tutto il mondo rischia di pagare carissimo il fatto che nella pseudocampagna elettorale americana del 2020 sia stato letteralmente impedito al popolo degli Stati Uniti di porsi il problema delle condizioni mentali del candidato alla presidenza degli Stati Uniti Joe Biden, che “doveva” vincere le primarie prima e le elezioni presidenziali poi. A qualunque costo. Che oggi, da presidente degli Stati Uniti, egli sia andato a dire, in Polonia!, che il presidente russo deve essere cacciato e perseguito come criminale è una cosa di gravità inaudita perché significa mettere un macigno sulla strada di qualsiasi trattativa di pace. Così può parlare solo il capo di uno stato impegnato in una guerra “calda” che per giunta preveda solo la resa incondizionata del nemico. (Il che, nella presente situazione, vuol dire una guerra nucleare). Oppure un demente.

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