di Angela Pellicciari
da lanuova bussola
Da duemila anni la chiesa, cioè il corpo di Cristo, è attaccata da satana
dall’esterno con le persecuzioni e dall’interno con le eresie. Oggi sia le persecuzioni
che le eresie godono un tempo di grande fortuna. Ma da duemila anni
l’onnipotente fantasia dello Spirito Santo e l’eroismo di quanti hanno
incontrato Cristo hanno impedito a satana di trionfare: non prevalebunt.
In un tempo in cui, in occidente, l’età media di chi frequenta la chiesa è molto alta, in cui le chiese si
chiudono, si vendono o vengono smantellate, in un tempo in cui l’apostasia
–Italia compresa- delle nazioni ex cristiane è generalizzata, in questo tempo
di sconforto, denatalità, solitudine e disperazione, la Chiesa, come sempre, è
giovane, fresca, allegra. Intendendo per chiesa i corpi, le comunità, di quanti
capiscono e accettano che la volontà di Dio sulla loro vita è la missione, cioè
l’annuncio della vittoria sulla morte.
Ieri mattina, in Vaticano, il Papa ha inviato in missione uno stuolo di famiglie (270) piene
di figli (1500): sono le nuove 56 missiones ad gentes del
Cammino neocatecumenale che vanno ad aggiungersi alle altre 128 già inviate
negli anni passati. Le missiones ad gentes sono un tipo di
evangelizzazione radicalmente nuova che lo Spirito Santo ha suscitato per
venire incontro alla desolazione dei nostri tempi. Sono famiglie che hanno
sperimentato la tenerezza di Dio nella loro vita e nella vita delle comunità di
cui fanno parte, tenerezza, amore e provvidenza, che li spinge ad essere
generosi con Dio come Dio è stato generoso con loro: dando la vita per
l’annuncio del kerygma.
E così, provenienti da tutte le parti del mondo, coi loro tanti, tantissimi bambini,
tutti ben vestiti, attenti ed educati, consapevoli dell’importanza del momento
che stanno vivendo, hanno ricevuto dal Santo Padre la croce missionaria e
l’invio ufficiale della Chiesa che li manda nei territori più scristianizzati o
mai evangelizzati, ovunque un vescovo ne faccia richiesta, a vivere la fede in
mezzo ai pagani. Una novità radicale nella millenaria vita della chiesa. Vanno
senza niente, devono inventare tutto, cercare lavoro, casa, scuola per i figli.
Nei luoghi di missione non c’è chiesa, non ci sonno edifici di muratura, ci
sono corpi sui quali è chiamata a scendere la Shekinà di Dio.
La carità di Dio. Come nei primissimi tempi apostolici non ci sono edifici
adibiti al culto e la comunità si riunisce nelle case.
Ogni missio è formata da quattro o cinque famiglie coi loro figli, un presbitero col
suo socio, alcune sorelle: una quarantina di persone, una comunità cristiana.
“Guardate come si amano”: dice Tertulliano della meraviglia che suscitano i
cristiani presso i pagani. Guardate come si amano, guardate come non sono soli,
come si perdonano: questo aspetto della vita comunitaria, oggi come ieri,
attira i tanti che sono soli e la cui vita non ha sapore perché non ha
senso.
«Le famiglie sono un vero spettacolo», ha detto l’iniziatore del Cammino Kiko Argüello prima dell’arrivo del
Papa. E’ vero. Le famiglie, quelle famiglie, sono uno spettacolo.
E il papa ha
dedicato loro parole commosse. Parole che hanno richiamato la caratteristica
fondamentale della vita cristiana che è l’umiltà, manifestando la gratitudine
della chiesa, di tutta la chiesa, per quello stuolo di missionari: «Vi
ringrazio, a nome mio, ma anche a nome di tutta la Chiesa per questo gesto di
andare, andare verso l’ignoto e anche soffrire. Perché? ci sarà? sofferenza, ma
ci sarà? anche la gioia della gloria di Dio, la gloria che è sulla
croce».
«Non sarà facile per voi – ha aggiunto - la vita in Paesi lontani, in altre culture, non vi
sarà facile. Ma è la vostra missione. E questo lo fate per amore, per amore
alla madre Chiesa, all’unità di questa madre feconda; lo fate perché la Chiesa
sia madre e feconda».
Alla fine del suo intervento, prima di benedire le croci che ogni membro delle missio teneva alzate,
prima della benedizione solenne dell’invio, il Papa ha detto: «Io resto qui, ma
con il mio cuore parto con voi». Dopo duemila anni la chiesa è giovane e
bellissima.