domenica 15 ottobre 2017

LE PAROLE DEGLI ALTRI


IL CORTOCIRCUITO DEL PENSIERO UNICO
A CESENA 28  SETTEMBRE 2017

Il Consiglio Comunale di Cesena, in data 28 settembre, ha approvato un ordine del giorno della Giunta che permetterà di apprestare un regolamento comunale per decidere a quali manifestazioni negare l'autorizzazione o la concessione di spazi di suolo pubblico, perché qualificabili come neofasciste, omofobe o xenofobe. L'ordine del giorno è stato approvato da tutti i consiglieri del PD e di MPD mentre le opposizioni sono uscite dall’aula.


L'odg, pur pensato come reazione al gruppo di Forza Nuova (che organizzò una manifestazione - il funerale - in occasione della prima unione civile), e pur obbligando per il momento a predisporre una dichiarazione di conformità ai valori costituzionali in sede di domanda di autorizzazione o di concessione, è di fatto un'operazione strumentale, ideologica e illiberale perché  questa decisione è in grado di incidere sulle libertà fondamentali, di libera associazione, di libera manifestazione e di libertà di pensiero.

Occorre vincere la battaglia delle idee con la persuasione, difendendo il diritto di tutti ad esprimersi, e non con la forza, perchè se ci mettiamo ad usare la forza sappiamo già come andrà a finire.  Sostenere da parte di alcuni che certe idee sono espressione di odio perché presentano una visione del mondo diversa dalla loro, e che quindi vadano censurate, è una violazione dei diritti costituzionali

Bisogna essere molto più preoccupati dall’idea di un pubblico potere che limita la libertà di espressione che da un “provocatore” che parla in piazza.
Se si stabilisce arbitrariamente che alcune cose non si possono dire, allora il problema diventa soltanto chi decide: un problema, appunto di potere. Nessuno sa quali caratteristiche deve avere una manifestazione per essere definita fascista, omofoba o xenofoba ed essere quindi vietata, e se lo decide chi detiene pro tempore il potere, ci si sposta quasi inevitabilmente dal potere della legge al potere dell’ideologia.

Occorre anche rilevare che  in sede di discussione sono stati identificati, da un consigliere comunale, come “gruppo ad alto contenuto omofobico" coloro che manifestano per ribadire la differenza maschile/femminile e il fatto che ciascun bambino ha diritto ad avere un babbo e una mamma.

Proprio in questi giorni a Cesena si tiene una mostra su: “La libertà religiosa, un diritto a rischio”, e visitandola abbiamo imparato che la limitazione della libertà religiosa nei paesi occidentali inizia proprio in modo soft stabilendo innanzitutto confini alla libertà di parola, che è il fondamento di tutte le libertà.

Vogliamo infine ricordare, per dare il giusto significato alle parole, che l’antifascismo che questa delibera ostenta trova la sua consistenza nell’essere l’opposto del fascismo, e cioè nel dover consentire a tutti la libertà di parola; vietando la libera espressione di pensiero e di manifestazione questo antifascismo corre il rischio di trasformarsi in un fascismo di segno opposto.

 IL CROCEVIA


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