venerdì 13 ottobre 2017

OGNI TANTO ANCHE TRUMP CI PRENDE


Il Presidente disinnesca la trappola della libertà religiosa 
tesa da Obama.

Gli orologi rotti due volte al giorno ci prendono, e allo stesso modo le lancette politiche di Donald Trump ogni tanto segnano l’ora giusta. 

La revoca del mandato del ministero della Salute sull’obbligo di offrire contraccettivi e farmaci abortivi gratuiti nei piani assicurativi è uno di questi casi, passato un po’ in sordina rispetto agli altri intrattenimenti da trivio che la Casa Bianca quotidianamente ci offre. 

Con l’annuncio di venerdì, l’Amministrazione corregge un preoccupante restrizione della libertà religiosa approvata da Barak Obama per decreto, una delle decisioni più gravide di conseguenze fra quelle prese dalla precedente amministrazione.

Il dispositivo imponeva anche ad istituzioni di ispirazione religiosa, scuole, università, ospedali, di offrire gratuitamente la copertura dei contraccettivi, sulla base di un ragionamento truffaldino: i luoghi di culto si diceva godono di speciali esenzioni in base al principio della libertà religiosa (il cuore del Primo emendamento), ma lo stesso non valeva per le opere che nascono dall’esperienza della fede. Quelle devono adeguarsi alla pillola come diritto inalienabile.

Il New York Times, portavoce delle anime belle, l’ha capziosamente presentata in un articolo di cronaca (non in un editoriale) come modo “per negare alle donne la copertura assicurativa per la contraccezione”, mentre qui si tratta di restituire alle istituzioni di ispirazione religiosa la libertà di non violare la propria coscienza, secondo un principio che è prima americano che religioso.


La Conferenza Episcopale americana ha saggiamente definito la decisione “un ritorno al senso comune”.

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